Scrivo questo articolo traendo spunto da una notizia scovata sull’ANSA in merito a un fenomeno che interessa molto da vicino la tua categoria, almeno per chi è unisex.
E’ da un po’ di tempo infatti che si sente un’ondata di cambiamento nel settore maschile dei saloni, nuove tendenze, nuovi servizi: è ormai ufficiale che va di moda la barba. Riviste di gossip , giornali di settore e alcune aziende puntano il focus su quello che sembra essere un “nuovo mercato” dove buttarsi a capofitto per poter invertire le sorti di questo periodo insano.
Figuriamoci per chi è poi un barbiere puro! Fuoco scintille e fiamme, organizzandosi bene con i tempi, via a nuovi incassi che volano tra taglio, rifinitura barba e in più crema per la pelle.
Le aziende di lamette in giro per il mondo stanno tremando al solo pensiero che prenda piede la figura di un uomo bello con la barba, questa tendenza costerà qualche milione di euro ai colossi… poi qualcosina perderanno anche le aziende che vendono il dopobarba, no?!
Ecco, questo è lo specchio della crisi che dal 2008 ad oggi attanaglia anche il tuo salone, il messaggio è: c’è chi scende e c’è chi sale!
A fronte di una diminuzione importante di vendita di lamette e dopobarba probabilmente i saloni più attenti e le aziende che vendono creme per la pelle godranno come dei mandrilli. D’altronde stiamo parlando di un mercato di miliardi di dollari.
E tu come approfitterai di questa tendenza? Sei già attrezzata/o per accogliere i nuovi barboni? Probabilmente già da qualche tempo ricevi visite di qualche centinaio di rappresentanti di pomate da barba, che ti proporrà sicuramente di allestire un angolo appositamente creato perché devi essere pronta/o a cogliere questa ricchissima opportunità.
Così dopo la piccola estetica (baffetti e ciglia), le unghie, i trucchi, lo spray abbronzante devi prepararti ad allestire e ad investire ancora una volta per il tuo salone in un angolo stile “Barbershop”. Preparati ad essere usata dall’ennesima multinazionale che NON vende solo ai parrucchieri ma che li UTILIZZA come mezzo di promozione pubblicitaria …
Non mi verrai mica a dire che non sai che il 99% dei venditori che ti vengono a trovare con le soluzioni barba uomo vendono per aziende che il grosso del fatturato lo fanno con il MASS MARKET e le Profumerie?! Si, si, proprio i tuoi concorrenti indiretti. Ma come ben sai per me è questione di scelte.
Faccio un esempio a caso tra i tanti: se a Vicenza un noto marchio maschile è già ben piazzato a livello profumerie, sarà ovvio che comincerà a bussare alle porte dei saloni perché questi siano la cassa di risonanza del loro marketing (che come sai – se segui il mio blog – ti ammazzerà se non lo sai fare bene).
Quello che hai fatto per anni è stato adeguarti ad esigenze di mercato che ti dicevano provenire dall’America e che l’azienda di turno ti spacciava per l’assoluta tendenza moda da cavalcare, e più di qualche volta l’hai cavalcata e incassato anche il risultato… non dico di no.
Attenzione! Fermo subito ogni pensiero maligno riguardo a quello che sto scrivendo, non sto dicendo che questo non va bene, sto dicendo che:
- va bene se sei un salone maschile, un barbiere,
- va bene se sei un unisex e hai già un certo numero di clienti maschili acquisiti che ti seguono anche nei consigli moda e ai quali puoi proporre di far crescere la barba attrezzandoti per farlo, sia dal punto di vista tecnico che pratico
- va bene se il tuo fornitore ti RISPETTA vendendo SOLO a te qualcosa che ti aiuti davvero a distinguerti e non a a fare da cartellone pubblicitario per le sue vendite nelle PROFUMERIE e nel MASS MARKET
Cerco di fartela più facile: cosa ti distingue oggi tra i 10 concorrenti di zona? Cosa fa in modo che il nuovo cliente scelga te piuttosto che il salone a te più vicino? In quale servizio tra i tanti sei la/il numero uno o sei riconosciuta/o come il punto di riferimento? Nelle barbe da uomo? O intendi diventarlo/a per riempire quei buchi che tanto ti fanno male da mettere in crisi addirittura la tua voglia di continuare a fare questo lavoro tartassata/o da tasse e balzelli di tutti i tipi e con i costi in aumento che incalzano il tuo listino?
Inserire nuovi servizi in salone, che siano affini ma non pertinenti al tuo settore principale è stato per anni sicuramente una soluzione per poter offrire ai tue clienti un pacchetto servizi che cercasse di fidelizzarli e li portasse a spendere qualcosa in più il giorno del servizio nel tuo salone.
Questo è stato un sistema che ha certamente funzionato molto bene a partire dagli anni ’80 per tutti i ’90 e fino al 2008 quando qualcosa è cambiato. E queste soluzioni hanno man mano diminuito la loro forza diventando quasi un’arma a doppio taglio, tranne che per chi te la vende.
Non che nel 2008 sia arrivata la crisi, io preferisco leggere gli eventi economici nel senso che ci sono stati dei fenomeni economici, sociali, imposti dai governi che hanno semplicemente cambiato il modo con il quale le persone acquistavano.
Questo è un blog sui servizi colore nei saloni per parrucchieri e a me non interessa chi sta fregando chi, chi sta svendendo chi, chi specula su chi. Mi interessa solo far prosperare i saloni al di là di qualsiasi paranoia politico-sociale tu abbia, che è legittimo avere, ma qui parliamo di come fare incassi importanti nonostante tutto.
Se vuoi rimanere in questo mercato devi sicuramente specializzarti, nel senso che se ti piacciono molto le barbe ma non hai un numero di maschietti che già spendono nel tuo salone – per il taglio o per l’anti-caduta – o non sei un barbiere ma un unisex, dovresti valutare bene se utilizzare questo sistema per cercare di far tornare i conti o rinnovare accettando un cambiamento in qualcosa che ormai è scontato come il colore.
Da domani mattina ti reinventi “Barbershop”, che non è da tutti, attirando clientela maschile? Dunque se capisco bene in questo momento si fanno meno servizi perché i clienti allungano i tempi o saltano addirittura un passaggio, e la soluzione è cambiare stile al salone.
Una volta si apriva un salone per signora o un barbiere, poi sono nati gli unisex, ora la mutazione è quasi terminata … ma non è che i fornitori di colore non sanno più cosa inventarsi e ti passano l’ennesima impronta generalista come oro colato?
Se le barbe che crescono sono un affare per il tuo salone, figuriamoci i capelli lunghi delle tue clienti allora! Segui i miei consigli, non tagliare più nemmeno quelli, futuro prosperità e incassi garantiti se hai il giusto “sistema colore” che non li brasi a lungo termine!
L’articolo in questione: “USA: più uomini con la barba, allarme produttori lamette” – del quale ho camuffato il titolo – contiene dei passaggi che sono indicativi di ciò che un salone per signora deve fare oggi per posizionarsi in questo nuovo mercato cambiato, a prescindere dalle barbe dei maschietti.
Vorrei farti riflettere sui numeri di cui parla l’articolo considerando che il giornalista – non mi interessa se volontariamente o meno – indica la nuova tendenza si come moda ma anche come voglia da parte del maschietto di risparmiare contro il rincaro delle lamette.
In soldoni su un giro di affari di 2,3 miliardi di dollari, le aziende che vendono prodotti per la cura della pelle sono in crescita del 7% che tradotto in termini di mercato sono 161 MILIONI di dollari … che i poveri maschietti con la barba, volendo risparmiare, spendono altrove e NON in LAMETTE!
IL MIO TITOLO PROVOCATORIO NASCONDE UN DATO DI CUI HO GIA’ PARLATO E CHE POTREBBE FARTI DIVENTARE RICCO NEI PROSSIMI 20 ANNI
Se è da un po’ che segui il mio blog e se hai sbirciato dentro al gruppo Facebook SpecialistadelColore, sai che io sono un fanatico ultrà dei capelli lunghi, semplicemente per un motivo: il “sistema colore” che propongo è specializzato in servizi fidelizzanti e altamente remunerativi per medie lunghezze e punte e sta facendo attualmente prosperare diversi saloni che anche grazie a questa crisi stanno diventando il punto di riferimento nella loro zona di lavoro.
Altri saloni li stiamo facendo resistere in questa fase di cambiamento e pure perdendo passaggi cassa importanti stanno replicando successi e numeri in termini di utile di quando la crisi era solo un sentore.
Se mi segui da un po’, sai che sono contro il taglio delle medie lunghezze e punte perché accorciando i capelli alle tue clienti (salvo eccezioni per carità!) butti assieme a loro nella spazzatura una montagna di euro.
Per darti solo una misura di paragone, un salone che fa 3 colori al giorno, tagliando lunghezze e punte, in un mese butta via minimo 1.080,0 euro!! Che sono quasi 13.000 euro all’anno e se per caso di colori in media ne fai 6 anziché 3 sono lo stipendio di una delle tue lavoranti che oggi invece quando passa da apprendista ad operaia la devi lasciare a casa perché ti costa troppo, spingendola ad andare a lavorare da un tuo concorrente dopo che l’hai formata tu.
Il dato che ti ho dato è in più rispetto al tuo normale incasso colore attuale.
Con questo non sto dicendoti di non offrire il taglio come servizio – ci mancherebbe! – ma di riflettere molto bene prima di sfilare troppo o spingere un cambiamento che a te piace ma che ti fa rimettere un mucchio di soldi.
Come fare i soldi con le lunghezze e punte oltre ed in maniera ben più remunerativa che con i trattamenti, senza escludere i trattamenti, quindi incassare veramente un botto di più?
Offrendo servizi colore bilanciati su medie lunghezze e punte, che NON sono una di queste cose:
- NON sono quelli che le tue clienti non accettano perché scaricano dopo tre lavaggi
- NON sono quelli che hanno una cartella differente rispetto al colore ad ossidazione alcalina che usi per la copertura
- NON sono quelli del demipermanente a bassi volumi di acqua ossigenata
- NON sono quelli del demipermanente che ti dà copertura come se fosse un colore
- NON sono complessi da scegliere come nell’applicare un colore
- NON sono impossibili da proporre se la cliente ha già un colore diverso sulle lunghezze e punte
Se non hai nel tuo salone attualmente un “sistema colore” che ti permetta di fare questo, stai correndo un grosso rischio, magari non lo stai percependo in quanto tra un alto e un basso anche tu pareggi i conti di fine mese a forza di copertura che va sempre bene, ma il calo è in agguato, cerca di fare altre valutazioni.
Chiediti in che cosa sei specializzata/o oggi agli occhi delle clienti:
- per i tuoi tagli?
- per i tuoi colori?
- per i trattamenti?
- per la piccola estetica?
- per le unghie?
- per i trucchi?
- per gli spray abbronzanti?
- per le barbe irlandesi?
E subito dopo fatti la stessa domanda rispetto alla tua concorrenza: loro in che cosa si distinguono rispetto a te? E quindi la cliente come fa a scegliere te o scegliere loro?
In questo contesto hai due soluzioni che possono garantirti un futuro sereno e fuori dalle tempeste del prezzo al ribasso, degli sconti e dei coupon:
1 . Specializzarti e farti riconoscere come scelta “obbligata” nel caso la cliente voglia un determinato risultato, ad esempio se vuoi fare questo nel mondo colore – che è anche il più remunerativo e prestigioso nei confronti delle clienti – devi avere un vero e proprio “sistema colore” che nelle tue mani ti permetta di sfruttare quel margine del 95% che non stai sfruttando.
- Accettare un cambiamento e cominciare a lavorare per attrarre il giusto cliente per te. Iniziare cioè a lavorare sulla tua comunicazione, legandola alla tua specializzazione per fare in modo che nel tuo salone entrino clienti il più in linea possibile con la tua persona e con i servizi che offri, che dovrebbero essere lo specchio della tua filosofia sul capello.
Se non ti decidi a fare questo perché il tuo mercato è diverso, perché le tue clienti sono diverse, perché tu sei comunque arrivata/o e sai già fare tutte queste cose, o meglio ancora di tutte queste cose non hai bisogno: vuol dire che il tuo salone è uno di quelli che attualmente stanno lavorando meglio e per il momento tutto ti sembra a posto.
…Tranne quella cosa nella pancia che ti ha portato sul mio blog! Quindi continua a seguirmi! Nel frattempo ti auguro buoni incassi.