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E TU! CHI SEI NELLA TUA ZONA PER LE POTENZIALI NUOVE CLIENTI?

Ecco la classica comunicazione per adescarTi visto che anche tu hai delle ambizioni!

“Artistic Advisor presso la VENDOTUTTOATUTTI Academy di Los Angeles, il PARRUCCHIERE XY è conosciuto per la sua capacità di spingere la propria creatività oltre le regole accademiche dell’haircare e ridefinire gli stili, portando la sua personale filosofia nella creazione di tecniche e servizi di eccellenza per VENDOTUTTOATUTTI USA. Di origine argentina, PARRUCCHIERE XY ha portato il proprio gusto e la propria sofisticata sensibilità nel mondo dell’haircare fino ad essere conosciuto anche attraverso i media grazie ai lavori eseguiti su diverse attrici e donne di spettacolo.”

In poche parole: TUTTO TUTTO, NIENTE NIENTE!!

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E’ comodo in un momento di crisi ridurre le referenze del tuo magazzino colore ad 1 o 2 colorazioni che ti permettono di fare tutto (o quasi)?

Perché mentre continuano a proporti colorazioni“naturali”-chimicamente  e miracolose, che coprono tutti i servizi colore in salone e fanno veramente tutto (ovvero: copertura, schiaritura, protezione del capello, ristrutturazione, protezione della cute), l’unico gancio che veramente è efficace e ti tiene legato a un fornitore che non sa darti risposte innovative sull’incremento dei servizi e delle clienti colore, è darti la possibilità di pensare che un giorno anche tu salirai su una pedana.

Desiderio lecito… ma sai veramente come realizzarlo? O preferiresti salire sulla “pedana” della tua zona di riferimento sbancando la concorrenza e garantendoti un futuro sereno e remunerativo?

Sei davvero sicura/o che quando vai a uno show tu sia lì per apprendere da una vera celebrità che ha veramente successo anche nel suo salone?

Il successo come parrucchiere è pettinare Angelina Jolie, potendo essere sul suo set dopo aver pagato un’azienda che ti vende prodotti per poi pubblicarsi su Facebook, o è colorare come delle dive un centinaio di clienti della tua zona di riferimento che confermano la tua specializzazione nel colore, commentando i propri lavori e la tua professionalità sul proprio profilo Facebook e quello delle loro amiche?

E tu chi sei? Cosa porta le clienti a scegliere te piuttosto che gli altri 10 saloni presenti nella tua zona?

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Il buon Pirandello diceva uno, nessuno e centomila ovvero oltre a come ti consideri tu bisogna tenere presente che ci sono gli altri; magari intervistando le tue clienti c’è chi viene da te per il taglio, altre per il colore, altre per le tue pieghe, altre perché le ascolti, altre perché non fai domande, altre per esaurirti.

Uno, nessuno e centomila miscelato ad un mercato ormai generalista porta ad un aumento delle difficoltà:

  • le clienti ti stressano e sei sempre sotto esame
  • le clienti vanno e vengono è vero e ti stressano perché sembra quasi una minaccia
  • le clienti allungano i tempi di ingresso in salone e ti stressano perché non sai mai se è l’ultima volta che le vedi
  • le clienti fanno mille pastrocchi tra una colorazione e l’altra e poi ti stressano perché vengono a lamentarsi da te
  • vedi quelle che tu consideri tue clienti passare con teste improbabili e ti stressi perché non sai il motivo del loro “tradimento”

Tutte queste problematiche che ti fanno rincorrere le scadenze e non danno stabilità al tuo salone hanno un’unica soluzione: affronta il mercato da specialista e fatti riconoscere come tale, confermalo con i lavori tipici del tuo settore artigianale riscoprendo il piacere e l’essenza di essere una persona che lavora con le mani e trasforma materiali (in questo caso colori) in opere d’arte sulla testa delle proprie clienti.

Non sto dicendoti di dimenticare e buttare alle ortiche tutto ciò che sei diventata/o, cerca di seguirmi, sto dicendoti di riscoprire quello che veramente paga bene, da sempre, nel tuo lavoro.

Se anche a te è capitato di partecipare ad un corso, comprato da un fornitore del quale ti fidi perché ti ci affidi, ma che ti ha lasciato un retrogusto amaro perché la moda e la nuova collezione tu ce l’hai già nella testa.

Semplicemente perché le case di moda quest’anno hanno ri-evidenziato stili e tendenze simili agli anni ’80 oppure perché è tornato di moda il lo street style parigino o non ti aspettavi questa esplosione di colori per l’inverno … mi sembra di sentire Mina che canta “parole, parole, parole”.

Lo sviluppo e la molteplice esigenza di servizi in salone non è contestabile, ma la tua crescita ti porta ad essere esausta/o o meglio a considerare banale l’arrivo della nuova collezione, anche se ti piace e ti emoziona, e senti la pancia che spesso borbotta.

SI! Ti hanno tolto qualcosa, ti hanno obbligata/o per anni e negli anni a rincorrere un mercato dove tutto andava bene per tutti e tu dovevi assolutamente essere all’altezza di fare tutto per offrire a tutti, tutto: UN BEL CASINO VERO? Ecco dove sei.

Le clienti avevano un sacco di soldi da spendere… e anche se non ce li avevano se li facevano prestare dalle banche, addirittura per andare in vacanza (e se mi conosci sai che non parlo per sentito dire ma perché di vendita vacanze ci ho campato famiglia e figlie).

In questa situazione tu hai dovuto assolutamente migliorare le tue doti di taglio investendo fior di quattrini in corsi veramente fantastici che ti hanno fatta/o crescere (e qui non sto scherzando) frequentando accademie internazionali a Londra, Parigi, Los Angeles.

Ti ricordi di quella volta che da lavorante – differentemente da come si comportano i tuoi ragazzi oggi in salone – hai speso tutti i soldi di tre stipendi più i risparmi messi da parte lavorando altre tre ore a casa, dopo le dieci ore che lavoravi per il tuo titolare nel suo salone, e sei andata/o a fare quel corso che desideravi tanto e che ha contribuito a farti arrivare dove sei?

Tutto fantastico, anni ruggenti ed energizzanti!

Ecco perché oggi ti chiedi ancora cosa sta succedendo; come mai il governo ti prende di mira mungendoti come una vacca da latte, il comune ti tassa sulle immagini e paghi per la vetrina in strada, le bollette aumentano e i contributi ti obbligano a non rinnovare i contratti alla tua migliore lavorante che andava bene solo perché era una apprendista e in salone non hai il giusto numero di clienti o servizi per poter investire su di lei 30.000 euro l’anno tra stipendio e contributi da operaia.

Lei con le sue capacità ha ora davanti tre scelte, se non sceglie il tuo part-time, e sono tutte a tuo sfavore:

  • comincerà a lavorare sulle tue clienti in nero, d’altronde la conoscono da 5 anni e tu passerai pure per sfruttatrice cattiva
  • aprirà il suo salone e comincerà a farti concorrenza, oppure sarà la lavorante proveniente da un salone di un tuo concorrente. Il risultato non cambia
  • andrà a lavorare da quel concorrente che può pagarle stipendio e contributi e magari si porterà dietro qualche tua cliente

Se vuoi toglierti da tutto questo e prosperare dandoti un futuro sereno al riparo dalla concorrenza più o meno sleale – anche di alcuni tuoi fornitori – e crescere confermando il tuo staff e il tuo percorso, devi invertire la rotta.

Segui quel formicolio di cui parlavo prima nella pancia.

Se sei aperta, ipotizziamo da 20 anni, questi i risultati incontestabili della tua miglior cliente:

  • Servizio Taglio (es.: 18€ a taglio x 7 tagli all’anno x 20 anni) = € 2.520,00
  • Servizio Colore (es.: 25€ a colore x 10 colori all’anno x 20 anni) = € 5.000,00
  • Servizio Ricostruzione (es.: 15€ a trattamento per 8 volte all’anno x 20 anni) = € 2.400,00

Colore…

Colore…

Pensa se quel colore avesse il supporto di un “sistema colore” che ti fa aumentare i servizi da poter proporre e che questi servizi siano altamente fidelizzanti e remunerativi, aiutandoti ad alzare la ricevuta media per cliente (ovviamente giustificato e valorizzato da formazione e risultati provabili) facciamo finta di un 20% in più?:

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  • Servizio Colore (es.: finta 25€ + 20% a colore x 15 servizi all’anno) = € 9.000,00

Questo è quello che faccio nei saloni con il mio “sistema colore”.

FERMATI E GUARDATI INDIETRO! Hai surfato le onde del benessere, ma quelle erano per tutti e ce ne erano in abbondanza, ora su questo tzunami staranno in piedi solo gli specialisti.

Non dico che chiuderai, vedo tutti i giorni saloni che facendo salti mortali e lavorando spaccandosi la schiena per 12 ore al giorno fanno tornare i conti degli studi di settore, pagano anche spesa, affitto, commercialista e mutuo, ma non si mettono più via, da parte, sacchetti di soldi come negli anni ’70, ’80 e ’90.

Da sempre il parrucchiere copre i capelli bianchi ma non si capisce più chi li copre meglio, o chi li copre alla meno peggio.

Vuoi un biglietto per un futuro sereno, per quanto impegnativo e faticoso, ma prospero per te e il tuo salone?

Devi dotarti di un “sistema colore” che ti permetta di comunicare alla tua zona di riferimento che le clienti che vogliono un colore speciale, il colore che desiderano e con lunghezze e punte sane e rigogliose come le ragazzine californiane dei surfisti, è da te che devono venire.

Colore…

  • che non rovini i capelli opacizzandoli e sfruttandoli colore dopo colore
  • che non scarichi al sesto lavaggio perché alcalino per forza
  • che non sia troppo verniciato, finto “che sembrano colorati”
  • che sia naturalizzato come i capelli delle bambine delle pubblicità
  • che sia come lo hanno richiesto e richieda solo la manutenzione della ricrescita

…e che lo possano fare solo da te perché sei una/o specialista del colore che compra la materia prima da chi lavora solo per il parrucchiere specialista.

Se vuoi sapere come aumentare i servizi colore, cambiare modo di parlare alle tue clienti riposizionandoti rispetto a un mercato generalista, devi accettare un cambiamento e disilluderti rispetto alla colorazione ad ossidazione.

Inserendo un “sistema colore” con almeno 12 servizi colore che ti permettano di arginare la banalità della ricrescita e decollare verso lunghezze sane e lunghe fino ai piedi, anche per le tue 60enni!

Allora sarai tu la stilista di riferimento della tua zona, anche se vengono da te per colorarsi i capelli, poi compreranno i tuoi tagli, le tue pieghe, le tue ricostruzioni, il tuo servizio unghie e potrai spruzzarle di spray abbronzante e acconciarle per i matrimoni dopo avergli fatto le unghie.

Allora sarai tu la miglior curatrice di capelli con servizi esclusivi di rigenerazione del capello, anche se le nuove clienti si rivolgeranno a te “solo” per fare il colore.

Allora sarai tu ad accaparrarti il futuro da specialista che seleziona con il prezzo la sua clientela, lasciando che i pescecani divorino gli altri surfisti …

Scacco Matto alla biondissima regina!

scacco-matto Le ultime notizie terroristiche dai telegiornali hanno informato te e le tue clienti che ufficialmente, nei prossimi mesi, il prezzo dei colori “fai da te” in supermercato probabilmente subirà un calo perché anche in Italia ci sono ufficialmente 14 città in deflazione – ovvero per poter continuare a vendere un certo prodotto che prima veniva venduto a 10 ora lo si venderà a 9! -.

Mannaggia! Da sempre incontro saloni che non “muovono” il listino prezzi da parecchi anni e le risposte sono bene o male sempre le stesse:

  • Ho un certo tipo di clientela
  • E’ difficile giustificare l’aumento in questo momento di crisi
  • Non so cosa mi costano i servizi che propongo
  • I miei concorrenti non alzano i listini
  • Hanno aperto anche i cinesi
  • Se alzo la piega anche di solo 0.50 centesimi di euro le clienti mi sbranano

In realtà molto spesso la principale ragione che blocca il parrucchiere nell’aumentare il listino è la paura generica di perdere il cliente, soprattutto oggi che di clienti magari se ne vedono un pochino meno.

Figuriamoci ora! Praticamente per te questa notizia è uno scacco matto! E chi si muove più!

  • Stai già pensando a che tipo di sconti applicare alle tue clienti?
  • Il fornitore dal quale attualmente compri sarà disposto a farti un ulteriore sconto per fare in modo che anche i tuoi prezzi scendano?
  • Il proprietario delle mura che contengono il tuo negozio (oppure tu se ne sei proprietario diretto) accetterà di prendere 100 euro in meno di affitto al mese per permetterti di inseguire la concorrenza al ribasso?
  • Spese elettriche di luce e phon, spese di acqua e telefono, tasse e balzelli di ogni sorta ti daranno la giusta tregua per aumentare i tuoi margini o pretenderanno sempre un po’ di più da te?
  • Il tuo commercialista ti ha già comunicato che – vista la situazione – quest’anno pagherai meno di IVA, IRPEF, INPS, contributi per operai e lavoranti, e soprattutto ti chiederà una parcella inferiore a quella dell’anno scorso?
  • Abbassare i prezzi, o non adeguarli mai ai costi fissi sempre più alti, ti permette di fare la differenza nella tua zona? Ovvero ti distingue dalla concorrenza portandoti nuovi clienti più spesso?
  • Hai pensato ad una soluzione che non ti porti alla estinzione ma a prosperare nuovamente e con più guadagni anche se molti abbasseranno i prezzi?

A meno che tu non sia così stanca/o di avere il salone e senti che le forze ti vengono meno devi trovare la forza per accettare il cambiamento e trovare un sistema che in sei o sette bracciate ti ri-porti sulla cresta dell’onda per ricominciare a surfarla.

L’alternativa è aspettare il prossimo gradino verso il basso, con tutto l’impoverimento, lo stress e la depressione connessi.

Ecco tre pratici consigli per aumentare i clienti e le vendite di servizi ai tuoi clienti abituali da subito, così – anche se hai abbassato o non hai mai alzato i prezzi (o a maggior ragione dato che devi incassare più spesso per fare il risultato che facevi prima e far fronte ai costi per pagarti anche uno stipendio):

  1. Proponi alle tue clienti la ricostruzione delle lunghezze il giorno stesso del colore – se non possiedi un “sistema colore” che ricostruisca mentre colori, e scordati i bassi volumi … è un inganno perché stai sempre e comunque ossidando in campo alcalino e sfruttando le lunghezze e punte delle clienti – utilizza la linea di ricostruzione che attualmente hai in salone miscelandola con dei pigmenti puri dentro.
  1. Fai in modo che il servizio di copertura dei capelli grigi sia da subito più duraturo e più luminoso – se non possiedi un “sistema colore” che copra ricostruendo e pigmentando in profondità – prepigmenta in radice ed utilizza la migliore maschera che hai in salone prima di applicare la ricrescita.
  1. Prenditi cura di cute e lunghezze – se il tuo colore pizzica ancora ed è prevalentemente ad ossidazione – almeno 15 giorni dopo la colorazione perché molte clienti sono insoddisfatte del servizio colore già una settimana dopo essere state in salone ma non lo dicono, almeno così puoi controllare lo stato effettivo del colore ed eventualmente correggerlo o rifarlo evitando di perde la cliente.

Queste procedure comportano sicuramente un po’ più di tempo e costo per il salone ma aumenteranno la percezione positiva dell’esperienza salone alla cliente garantendo una struttura del capello meno danneggiata e svuotata.

Sai meglio di me che colore dopo colore inevitabilmente impoverisci e sfrutti i capelli delle tue clienti creando delle sacche d’aria all’interno dello stelo.

Questo nel tempo fa si che la cliente si veda i capelli meno luminosi del solito o la porta a notare una lieve differenza di colorazione tra ricrescita opaca e lunghezze.

Se vuoi mantenere il tuo listino prezzi invariato devi dotarti di scappatoie e stratagemmi artigianali che solo la tua esperienza di artigiana/o di lungo corso possono darti dopo tutti questi anni che vivi il mondo colore con disillusione.

Se invece vuoi anche assicurarti un prospero e redditizio futuro e poter giustificare anche l’aumento dei servizi colore e della spesa media che la cliente fa in salone devi dotarti di un “sistema colore” che ti differenzi dal resto dei tuoi concorrenti e colleghi.

Devi sfruttare un “sistema colore”  che si rivolga ad un focus di clienti che amano i capelli lunghi e ti permetta di farglieli allungare colorandoli con un risultato sulla struttura come se fossero i loro capelli di quando erano bambine.

  • Che ti permetta di proporre alle tue clienti una colorazione che ricostruisce mentre colora
  • Che ti permetta di coprire i bianchi in modo duraturo e con una durata superiore rispetto a quanto hai garantito fino ad oggi per superare le performance di tutta la concorrenza (supermercati inclusi)
  • Che ti permetta di lavorare con serenità rispetto alle sempre più diffuse problematiche di allergie lavorando le lunghezze come una ricostruzione e garantendoti al contempo una durata estrema
  • Che ti permetta di incassare il biglietto per il tuo prospero futuro di successo riconosciuto e garantito da quelle clienti in focus che sono disposte a spendere per avere capelli sani, lunghi e colorati

Puoi scegliere due focus di clienti di fronte alle nuove minacce e alla ristrettezza dei tempi:

  1. La clientela che cerca sconti e poi li pretende nel tempo e al ribasso
  2. La clientela che sceglie in base la prezzo alto perché lo identifica con qualità che dura nel tempo, ti dico in veneto come la pensano: “sparagno no sé mai guadagno”

La seconda categoria, che è quella che attiro nei saloni che collaborano con me e utilizzano il mio “sistema colore”, è quella che garantisce il futuro ai saloni che hanno scelto di accettare lo sforzo del cambiamento e la formazione continua.

La sorpresa più interessante è che anche molte delle tue attuali clienti stanno aspettando con voglia di ripagare il tuo sforzo e questo tuo cambiamento rivolto alla salute delle loro lunghezze e punte.

Altra notizia VERA: alcune tue clienti ti lasceranno lamentandosi che sei diventata cara e che hai alzato i prezzi.

Si, inutile nascondertelo, potrà capitare! La domanda però è un’altra: “TU cosa vuoi?” o meglio “che tipologia di clienti vuoi?” qual è il tuo focus, chi vuoi attirare.

Te la faccio breve: L’effetto che tu vorresti è quello di persone che vengono a provare il servizio colore, magari un biondo particolarmente raffinato e lussuoso e che poi trovatesi bene ritornino a spendere felici del tuoi servizi colore nel tuo salone, che vengano fermate per la strada e che portino altre clienti oltre alle sorelle zie ecc..

Se sei disposta/o a dare un“sistema colore”  diverso e nuovo alle tue clienti per non sentirti domani dire che si colorano i capelli a casa o che sono andati dalla concorrenza non puoi rimanere a guardare.

Alzare il numero e il livello dei servizi colore inserendo tecnologie innovative e un “sistema colore”  che ti permetta di riposizionarti nel tuo mercato di riferimento come la/o specialista dei capelli lunghi, sani e colorati.

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Differenziarsi in un mercato che oramai:

  • non permette ai nuovi clienti che potresti attrarre di individuarti perché i colori che portano in testa, sulle lunghezze e sulle punte le tue clienti sono simili a qualsiasi altro salone della tua zona
  • annoia, perché banalizzato dal fatto che tutti i saloni applicano il colore nello stesso identico modo e i tuoi attuali clienti potrebbero cercare altre soluzioni

Differenziati lanciando un chiaro messaggio che sia il concentrato di quello che sei diventata/o da quando hai aperto (o che sia il concentrato del perché hai aperto un nuovo salone).

Non rimanere anche tu generalista e “gelato” dalle “nuove?” brutte notizie.

A quanti corsi ti sei sentito dire che devi essere diverso dagli altri … ti hanno mai detto come?

Ti hanno mai fornito un “sistema colore” che può aiutarti veramente – già dal metodo di applicazione della semplice ricrescita – ad essere l’unico nel tuo paese che lo fa così? Che applica il colore in quel modo? Un “sistema colore” che ti aiuti a far parlare di TE!

Guarda le testimonianze su questo blog e confrontati con i tuoi colleghi. Se ti senti pronto per un’altra sfida positiva e pensi di poter accettare un cambiamento per prosperare anche nei prossimi anni devi farlo prima che ti abbiano esaurito tutte le forze. Incluse quelle economiche.

15 cose da sapere subito! Cosa NON è il “sistema colore” che propongo

diverso7Costantemente, tutti i giorni parlando con te e i tuoi colleghi mi imbatto in domande che giustamente mi vengono poste dato che da sempre in salone si lavora con un certo tipo di “confidenza tecnica”.

Per “confidenza tecnica” intendo tutte le volte che ti confronti con uno che ti sPpppieca come funzionano i suoi prodotti, come si miscelano, come si preme il tubo, quanto tiene … basta eh! Ecco hai capito cosa intendo per “confidenza tecnica”.
Dato che ti parlo di DIFFERENZIAZIONE rispetto al mercato, intendo rispetto a tutto quello che il mercato ti ha fatto conoscere fino ad ora e quindi al di là della “confidenza tecnica”.

Non totalmente diverso, la parola giusta e’ DIFFERENZIANTE appunto.

Se dovessimo qualificarci, un domani, io sono per il mai dire mai altrimenti finisce la passione … sappi sin d’ora che ci sono alcune cose che devi sapere del perché ti porterò a differenziarti veramente tanto agli occhi delle tue clienti e rispetto al tuo attuale mercato di riferimento.

1) Il “sistema colore”  NON è una colorazione generalista, definirla ad ossidazione è riduttivo.

La colorazione generalista è “confidenziale tecnicamente”, la producono tutti, dai più conosciuti all’ultimo Area Manager che ha lasciato il suo Capo ed è andato dal produttore per terzisti con 100.000 euro per farsi la propria linea e te la proporrà con un ottimo prezzo (tipo tubo da 100 ml a 2,00 €uro!)

– Copre molto bene MA verniciando

– I rossi scaricano presto e non sono molto accesi

– I naturali sono un po’ verdoni

– Se sei fortunata ti darà due cartelle differenti con ciocche colore diverse tra ossidazione e riflesso

– Non sara’ altro che la colorazione che hai sempre utilizzato ma con una confezione diversa.

2) Il “sistema colore” NON toglie pigmenti per sostituirli semplicemente come fanno tutte le colorazioni.

Le colorazioni alcaline tolgono pigmenti per schiarire e li rimettono per coprire e colorare di un diverso colore, durante questo processo il capello come ben sai viene parecchio sfruttato e inevitabilmente alterato.

– Le squame si aprono molto sfibrando il capello

– L’acqua ossigenata crea dei vuoti all’interno del capello

– Le lunghezze scaricheranno prima

3) Il mio “sistema colore” NON è una colorazione con i naturali tendenti al verde.

Alcuni colori naturali sono da sempre sbilanciati verso quello che in gergo, a mio parere con un termine molto brutto da sentire, viene definito freddo. Questo spesso per contrastare i pigmenti gialli/caldi che durante la schiaritura possono presentarsi

– Ottengo però una copertura non completamente naturale

– Devo preoccuparmi di non creare barrature e magari per non sbagliare passo lunghezze e punte

– Ho un difficile e non naturale controllo del risultato desiderato

4) Il “sistema colore” NON è una colorazione terzista quindi copia di qualche marchio leader semplicemente confezionato in modo differente.

Non te la vengo a proporre “questa copre come la VENDOATUTTI, vedrai che le clienti non si accorgono della differenza però tu intanto risparmi”!

– Salvo poi avere problematiche di copertura

– Oppure ottenere coperture eccessivamente finte

– Trovarsi con la serie dei naturali molto caldi/gialloni

– Avere problemi con i biondi e i superschiarenti

– Avere problematiche di nuance più scure di un tono rispetto al colore desiderato

5) Il “sistema colore” NON è una colorazione che utilizza i volumi dell’acqua ossigenata per essere meno aggressiva.

Posto che sicuramente è una buona scelta dopo aver pasteggiato con due o tre bottiglie di vino diverse, NON bere superalcoolici ma farsi un prosecco che “abbassi” un po’ il grado alcolico. MA sempre di grado alcolico stiamo parlando…

– Attualmente dovendo ottenere copertura solitamente utilizzi colorazioni alcaline

– Se sulle lunghezze devi fare un tono su tono attualmente abbassi i volumi

– Gira e volta lavori sempre in campo alcalino

– Le lunghezze scaricheranno sempre prima

6) Il “sistema colore” NON è una colorazione da miscelare o addizionare a oli o estratti che rischiano di creare delle barriere al risultato (impediscono la copertura o di ottenere il preciso colore desiderato).

– Aggiungi qualche estratto di pianta esotica ma l’esigenza della cliente è comunque coprire i capelli bianchi

– Le tempistiche in tempi di posa sono quelle che sono

– Mi sa tanto da laureato alla Bocconi rimandato a settembre, visto che il colore risponde a leggi chimiche

– Cerchi di convincertene ma sai bene che il colore per coprire o schiarire …

7) Il “sistema colore” NON ossida nel tubo mentre tu non lo utilizzi

Capita che a volte con certi tubi di colore devi togliere una parte di colore ossidato dalla cima del tubo prima di potere utilizzare la crema residua, eppure hai pagato anche quella che butti.

– E’ possibile che ci siano dei tubi che arrivano aperti (senza lamella anteriore) già dal magazzino del fornitore e non ossidano?

– Come ti fa recuperare il tuo fornitore quei grammi di colore che non utilizzi?

– Quanto colore ti serve per coprire i capelli bianchi di una testa da “leone”?

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8) Il “sistema colore” NON fa magazzino, come invece devi abitualmente fare con il tubo.

Avendo un sistema differenziante lo è per te nei confronti delle tue clienti che possono vedere qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri tuoi colleghi; come lo è per me nei tuoi confronti che devo poterti dare altri vantaggi oltre la differenziazione

9) Il “sistema colore” non ha nessun bisogno di lunga e difficile formazione per utilizzarlo.

Pur utilizzando un sistema innovativo, non sconvolge le procedure abituali tue o dei tuoi collaboratori inserendosi armoniosamente nel contesto di salone valorizzandolo, differenziandoti e dandoti la possibilità di tornare a parlare una lingua che non sia la stessa che le tue clienti “maestrine” oramai pretendono di sapere meglio di te.

10) Il “sistema colore” NON è lento e complesso da preparare come il normale tubo di tinta.

Dopo la consulenza colore ti sarà capitato di rifugiarti in magazzino a preparare il colore e dover aprire e richiudere attivatori, tubi e magari più di uno … nel mentre che tu stai per cominciare a miscelare crema e ossigeno chi utilizza il mio “sistema colore” lo sta già applicando in ricrescita.

Sono importanti anche per te i tempi salone?

11) Il mio “sistema colore” NON è riproducibile a casa dalla cliente come i colori che può comprare in supermercato o nelle profumerie

Anche avendo una nipote con un po’ di manualità la tua cliente non troverebbe dove approvvigionarsi al di fuori del tuo salone e anche nel caso in cui chieda il colore a te non le passeresti il tuo sistema professionale rimanendo ai suoi occhi al tuo posto di professionista differenziata (i miei pochi clienti che per svariati motivi vendono il colore alle loro clienti mi chiedono in quell’ordine il tubo pur non usandolo in salone)

12) Il mio “sistema colore” NON è riproducibile abusivamente dai tuoi concorrenti “occulti”.

Semplicemente perché:

– Non lo trovi nel mass market

– Non lo puoi comprare in supermercato

– Non lo vendiamo alle profumerie

13) Il mio “sistema colore” è senza più l’odore tipico di “chimico” che si diffonde in salone.

Ed e’ lo stesso motivo per cui non ossida mentre tu non lo utilizzi in magazzino. Se tu dovessi essere una personalità molto resistente alle innovazioni, per quanto pratiche e semplici, potresti approvvigionarti di tubi. Sappi che i miei tubi colore arrivano aperti, ovvero senza lamella da rompere prima di utilizzare il colore, perché – come ti ho detto – non ossida.

14) Il “sistema colore” è senza più sprechi dovuti all’ossidazione in tubo

Hai mai calcolato quanto colore rimane nei tubi che butti, sommato al colore che butti perché parzialmente ossidato?

Ti è mai capitato di riprendere una nuance che non usavi da tempo e accorgerti che non è solo la prima parte del tubo che si è ossidata?

Il tuo attuale fornitore ti fa recuperare la perdita o ti dice solamente che la colpa è tua perché non proponi quella nuance particolare?

15) Il “sistema colore” è senza dovere utilizzare mai più bacinelle per colorare la ricrescita

Differenziarsi potrebbe anche voler dire “modernizzare” un gesto che la cliente è abituata a vedere sempre uguale, in tutti i saloni del mondo, da sempre.

Oltre a cambiare linguaggio per riposizionarti potresti decidere di non sporcare mai più il pennello per miscelare ossigeno e crema colorante.

Se nel tuo prossimo corso di aggiornamento sentirai per l’ennesima volta che ti devi differenziare, e la differenziazione consiste “solo” in un ripasso o in una aggiunta di tecniche rivisitate o un miscuglio non ancora molto comprensibile di marketing per artigiani, dai un’occhiata alle mie testimonianze, qualcosina si intravede …

Giovanni Gasparetto

Dammi 5 minuti del tuo tempo e ti svelerò il segreto che ti tengono nascosto da sempre e ti costa l’80% in meno di incassi!

Hanno costruito il loro successo sulla pelle degli artigiani come te e ti tengono in ostaggio dopo essere diventati i leader di mercato.

Sviluppano e aumentano i loro dividendi anche se tu fatturi di meno, l’importante è che tu continui a lavorare per i loro esperti di marketing, per far loro pubblicità in modo che le tue clienti (“i consumatori” per il loro ufficio marketing) quando entrano nei supermercati o nelle profumerie sappiano cosa vogliono comprare:  Il LORO Marchio o il LORO Brand che hanno visto nel TUO SALONE!!

TopSecretClassified

Questa è la VERITA’ su come dagli anni ’70 in poi alcune aziende hanno costruito il loro successo economico, lasciando te con il cerino acceso in mano e si prendono anche le tue clienti in crisi, continuando a vendergli il colore che le clienti non fanno da te.

Se sei debole di cuore ti consiglio di NON continuare la lettura di questo articolo.

Dal 2008 quando hanno ufficialmente pubblicato il sito www.tuttocambiato.com ed è iniziata la così detta crisi, loro hanno fatto BINGO e si sono arricchiti continuando a vendere a te mentre vendevano contemporaneamente alle tue clienti tramite il supermercato o le profumerie.

Quindi in questi 6 anni di crisi se il tuo fornitore è una di queste aziende ha contribuito a far lievitare i tuoi incassi almeno dell’80%!

Provo a fartela più semplice e diretta.

Considerando che sono Società Per Azioni calcolano il loro guadagno su ogni azione.

Immagina i tuoi clienti come se fossero delle azioni, se tu guadagni 2.000,00 al mese e fai 200 clienti al mese, tolti i costi (luce, affitto, fornitori, tasse, lavoranti, commercialista, bar, ecc.) ogni tua azione/cliente crea un dividendo/utile di 10,00 euro che per 200 clienti al mese fa lo stipendio che ti porti a casa.

Osservando i dati dei loro bilanci, il risultato delle loro azioni è il seguente:

AZIENDA A: il dividendo/utile di ogni azione/cliente è passato da 0,35 del 16/01/2008 a 0,64 del 16/07/2014 con un incremento dell’82%

Ovvero come se il tuo stipendio fosse passato da 2.000,00 a 3.640,00 al mese.

AZIENDA B: il dividendo/utile di ogni azione/cliente è passato da 1,38 del 25/04/2008 a 2,50 del 29/04/2014 con un incremento dell’81%

Ovvero come se il tuo stipendio fosse passato da 2.000,00 a 3.620,00 al mese.

Se ti rispecchi perfettamente in questo quadro, mi complimento per la tua lungimiranza. Sicuramente questo articolo non fa al caso tuo, conosci molto di più di quanto io possa dirti e hai fatto benissimo ad investire nelle azioni di questi signori.

Se invece i conti non ti tornano perché il Tuo stipendio non è cresciuto in questi anni dell’80% ti consiglio di aprire gli occhi.

Perché è troppo importante per loro che tu non conosca mai questi dati?

Perché mentre ti mandano targhe commemorative per ringraziarti per la tua fedeltà cercano di legarti come un capretto prendendoti per il collo con:

a) Arredamenti che pagherai in prodotti per i prossimi 10 anni

b) Accordi con accademie più o meno blasonate e create ad hoc che paghi sempre tu

c) Facendoti concorrenza in altri canali di vendita:

    1. Mass Market
    1. Supermercati
    1. Profumerie
  1. Grossisti

Salvo poi offrirti “super-sconti” quando ti lamenti di questo con loro “così puoi fare delle promozioni anche tu”. Quello che conta per loro è che le TUE clienti continuino a vedere nelle tue mani e nel tuo salone il LORO Marchio …

Perché mentre ti propongono di acquistare colorazioni miracolose che poi sono costretti a cambiarti perché non funzionano, fanno il gioco delle tre carte e ti sfilano da sotto agli occhi le clienti più in difficoltà servendole direttamente sul loro carrello della spesa.

Dove sono finite le clienti travolte dalla crisi?

Stanno veramente non colorandosi più i capelli bianchi, o hanno semplicemente cambiato atteggiamento d’acquisto (per il loro ufficio marketing sono rimaste “i consumatori”) come direbbero quelli che studiano alla Bocconi?

–  Tu puoi vendere alle tue clienti un tubo di colore al prezzo al quale lo acquisti?

–   Vendendolo con un ricarico del 30% ci guadagneresti?

–   Vendendolo con un ricarico del 30% riusciresti a battere la concorrenza del supermercato o della profumeria o del grossista che lo vende a te?

Sia chiaro che io non sto giudicando nessuno, sto solo pensando che negli anni ’70, ’80 e ‘90 sicuramente poteva essere allettante appoggiarsi all’esperienza di un uno che ha fatto l’università, il “bocconiano”, per via dei vantaggi che il suo marketing poteva portare al tuo salone.

Ricordiamoci che tutto andava bene, quando tutto andava bene. Oggi però non è più così.

Resta il fatto che devo ancora incontrare un parrucchiere che abbia veramente fatto i soldi con linee di rivendita, pubblicizzate e vendute non solo nel suo salone ma anche nelle profumerie e nei supermercati.

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Ho incontrato invece parrucchieri che hanno fatto i soldi colorando, questo si, anche comprando il colore di chi poi gli è passato e gli passa tutti i giorni sotto le gambe, ma è coprendo i capelli bianchi che hanno fatto il grosso.

Nulla da dire a riguardo, dico solo che oggi siamo nell’era del www.tuttocambiato.com e se le tue clienti in crisi non sai più come trattenerle, sappi che hanno diverse opzioni alternative al tuo salone, se non ti differenzi nettamente.

Ti hanno insegnato che se le tue clienti si colorano con colori comprati al supermercato non otterranno bei colori come i tuoi, peccato che siano palle megagalattiche!

–   In realtà sono proprio loro a vendere vagonate di colori per la copertura dei capelli bianchi ai supermercati.

–   Non contenti né appagati dalle rendite azionarie continuano a vendere container di colori per la copertura dei capelli bianchi alle profumerie

–   Per fare alzare ulteriormente i dividendi degli azionisti vendono a contratto d’acquisto minimo camion di colori per la copertura dei capelli bianchi ai grossisti che a loro volta creano un’altra cascata.

Perché faccio questo?

Perché vedo affinità inquietanti: provengo dal turismo – dove ho ancora degli interessi – dove molti agenti di viaggio sprovveduti sono stati maciullati da politiche scellerate simili a quelle che ti sto svelando e che accomunano gli sciacalli del guadagno.

I Viaggi del Ventaglio, tour operator fondato nel 1979 è stato il tour operator che per eccellenza ha provato a “saltare” la mediazione degli agenti di viaggio inserendo la vendita diretta di pacchetti turistici ai clienti finali.

I siti internet vi diranno che la causa del fallimento de I Viaggi del Ventaglio è stato un prestito obbligazionario non rimborsato a seguito di una perdita su operazioni con titoli di borsa su derivati (quante parole difficili!!!), la realtà è un’altra.

I Viaggi del Ventaglio poteva essere anche salvata dalle maggiori vendite che non ha fatto perché ha tradito gli agenti di viaggio – che hanno smesso di proporlo – con un sistema che era articolato su più livelli:

–      Vendita di vacanze tramite le agenzie di viaggio – che facevano aumentare la visibilità del MARCHIO in tutto il territorio nazionale, (se ti ricordi per un periodo era il must!)

mi pare di riscontrare qualche affinità con fornitori di prodotti per parrucchieri su più livelli che traggono lo stesso vantaggio

–      Vendita diretta in villaggio di “Pacchetti Vacanze a Tempo” che il cliente consumava da 5 a 9 anni direttamente con il Tour Operator saltando l’agenzia

nel tuo caso potrebbe essere il SUPERMERCATO

–      Vendita diretta di multiproprietà dei loro villaggi di proprietà (compravi 2 o 3 settimane all’anno) che saltava anche in questo caso la mediazioni dell’agente di viaggio

nel tuo caso potrebbe essere la Profumeria

–      Vendita diretta on-line

nel tuo caso potrebbe essere il Grossista

Il 15/07/2010 veniva emessa sentenza e decreto di fallimento de “I Viaggi del Ventaglio”.

Un valido partner per gli agenti di viaggio è da sempre un conosciuto marchio che collabora onestamente con la categoria, la preferisce perché l’ha scelta fin da subito e la tutela.

Se prenoti sul sito internet di questo grande Fornitore per Agenzie – potresti scegliere un colore piuttosto che un altro -perfezioni poi la prenotazione presso un’agenzia di viaggi, dove solitamente lavorano dei PROFESSIONISTI!

NO ALPITOUR? Ahi Ahi Ahiiii!

Se noti delle affinità nei casi de “I Viaggi del Ventaglio”  con qualche tuo attuale o storico fornitore, sappi che stai contribuendo inconsapevolmente alla macellazione della tua categoria.

Io anche come agente di viaggio ho venduto I Viaggi del Ventaglio in buona fede, perché non sapevo cosa stavano facendo.

Se ultimamente ti è arrivata una targa o peggio ancora ti hanno detto che quei super schiarenti te li ritiravano loro “aggratis”… drizza le orecchie.

Se hai una figlia o un figlio che è bravino con le mani e ha il pallino del colore, ATTENZIONE perché gli stai minando il futuro a vantaggio del tuo fornitore che oggi non conosce crisi, e non sta facendo tutti gli sforzi i corsi e i cambiamenti che stai facendo tu per continuare a prosperare nel tempo.

So che probabilmente stiamo parlando di una ventina di marchi e che se ci affianchiamo anche i grossisti e i terzisti, con le loro limitazioni dovute al problema opposto ma sempre economico, la situazione del mercato appare ancora più triste.

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C’è però una bella notizia!

La colpa non è tua!

Queste cose ti sono state tenute nascoste e lo rimarranno, eventualmente ti diranno che io sono un poveraccio incapace, che attacca la concorrenza perché non vende.

La realtà è un’altra:

  1. Il salone è tuo e compri quello che vuoi, a prescindere da quello che dico io e io non sono l’unica alternativa
  2. Proprio perché sto vendendo, mi accorgo delle differenze sostanziali. In base a quello che mi chiedono i clienti.

Forse, come per gli agenti di viaggio, lavorare con chi non è specializzato per te solo perché ti può promettere cose che un grossista non potrebbe mai offrirti cose che tu pensi di non poter fare da solo, andava bene negli anni ’60, ’70 e ’80.

Oggi ti serve altro se vuoi sopravvivere alla crisi, il tuo attuale fornitore lo sta facendo anche piuttosto bene solo che a te non lo dice.

Dal 2008 ad oggi il dividendo/utile per azione/cliente è aumentato dell’80% perciò come vedi ti ha lasciato il cerino acceso in mano.

Lui è ancora presente davanti a te, continua a chiederti di comprare e prima che il cerino si spenga del tutto magari accende anche il lanciafiamme.

Se mi sto sbagliando di brutto tu anche hai incrementato nel tuo salone dal 2008 ad oggi dell’80% il tuo stipendio! IN QUESTO CASO SMENTISCIMI!

Ovvero se nel 2008 guadagnavi 1.000 euro al mese, a fine mese ti porterai a casa 1.800 euro, giusto?

Se non è così ti consiglio di NON chiedere spiegazioni al tuo attuale fornitore, ma di andare a guardare le mie testimonianze e valutare se te la senti di ri-fare fatica e ri-aggiornamento per toglierti da una situazione diventata generalista, non per colpa tua, e riposizionarti.

Se vuoi avere delle armi affilate solo per il te e vendute solo a te per poterti trovare nell’arco di sei mesi con una situazione rimarginata e nei mesi successivi incrementare i servizi colore anche del 40% (dipende da come sei messo ora) devi dotarti di un “sistema colore”  che oltre a rispettare le lunghezze e punte dei capelli delle tue clienti, rispetti te.

La mia MISSION è arricchire la vita del parrucchiere espressa nell’azienda che ho scelto di rappresentare sin dall’inizio e permanentemente in una relazione esclusiva con l’acconciatore.

Giovanni Gasparetto

P.S. Solo ed esclusivamente in questo articolo su questo blog ho creato una pagina dove ho tradotto il “papiello” che l’azienda che rappresento ha elaborato in un complesso percorso interno in diversi anni.

Il materiale che leggerai è una mia traduzione (capirai! Giapponesi che scrivono in inglese) ed è riservato. Tuttavia ho deciso di rendertelo disponibile – se sei un super pignolo e ti viene voglia di farmi le pulci -. Io lavoro con loro!

area-riservata

Una storia d’amore per le lunghezze e punte

Questo articolo nasce da una storia vera che voglio raccontare e testimoniare, tu la conosci bene in quanto la vivi o da una o dall’altra parte come parrucchiere.

Tu sai da che parte sei, potrebbe essere il caso che sei stato da una parte della storia e ora sei dall’altra, potrebbe essere il caso che sei solo dall’altra e questo articolo può aiutarti a passare di qua.

“Tutto ciò che accade tu lo scrivi”, disse.

“Tutto ciò che io scrivo accade”, fu la risposta.”

Michael Ende – La storia infinita

Quando entri nel tuo salone spesso capita che par alcuni minuti sei solo tu, sei arrivato prima del primo appuntamento e il cliente non è li fuori ad aspettarti e allora la radio e la TV sono ancora spente.

Sistemi gli asciugamani puliti o li tiri fuori dall’asciugatrice, passi per la cassa – uno sguardo all’agenda – la tua o le tue lavoranti arriveranno tra poco e tutto comincerà ad animarsi.

Ti è mai capitato di chiederti se lo sviluppo del tuo salone è in linea con il sogno che avevi quando l’hai aperto?

Sono cambiate tante cose da quando hai aperto, non tutte in meglio, la maggior parte però si e spesso ti è capitato di valutare se il mercato aveva sviluppato qualche altro prodotto innovativo.

Il prodotto certo fa parte di una delle cose che analizziamo assieme ai clienti, ma solo dopo aver condiviso dei punti di vista fondamentali, di aver capito di avere una direzione comune e di avere fatto una distinzione fondamentale sul modo nel quale si vuole ottenere un certo risultato colore.

Da qui si possono monetizzare le soddisfazioni delle clienti trasformando i loro desideri in servizi. Lo fai tutti i giorni.

Un mercoledì sera, dopo l’orario di apertura al pubblico, stai parlando con un venditore. Il salone è già chiuso alla clientela ma il parrucchiere ha l’abitudine – come ogni buon titolare – di ingrassare il proprio cavallo e quindi è sempre operativo. Ha cioè la brutta abitudine, mentre parla con me, di rispondere al telefono del salone anche dopo l’orario di chiusura… il 98% delle volte sono appuntamenti, al che io non mi permetto mai di farglielo notare perché quegli appuntamenti sono utili anche a me.

Questa passione bruciante per il tuo salone ha fatto in modo che rispondendo ad una di queste telefonate ti sei imbattuto (ed io con te) nelle persone che entrano a far parte di questa storia da protagonisti, delle quali non farò i nomi – ma solo i cognomi (scherzo …!) – perché quello che conta è la loro storia e la morale che potete trarne è il perché dovreste farvi appioppare dal sottoscritto.

Come professionista il mio obiettivo è cercare clienti qualificati che siano sensibili come me, e il “sistema colore” che propongo, alle intime esigenze della loro attività e per conseguenza delle loro clienti colore.

Clienti che abbiano ben chiaro dove si trovano veramente i soldi in questo particolare momento economico, o che abbiano ancora voglia di scoprirlo, di aggiornarsi costantemente perché magari sono anche appagati e contenti del loro lavoro ma non si sentono arrivati.

Per una strana proprietà transitiva o per osmosi, vedi tu come vuoi leggerla, io faccio gli interessi dei miei clienti perché solo così sento veramente che sto facendo i miei interessi, il mio lavoro.

Così i miei clienti quando cominciano a fare gli interessi delle lunghezze e punte delle loro clienti, fanno maggiormente i loro interessi in termini di:

1)   soddisfazione finale delle loro clienti

2)   affari e servizi proposti in salone.

Servizi fidelizzanti e remunerativi, magari uno dei quindici servizi colore che il mio “sistema colore” permette di inserire nei loro listini con efficacia.

Ma veniamo alla storia!

Al telefono parla un ragazzo, che chiama per conto della sua fidanzata su indicazione di una cliente del salone (PASSAPAROLA CHE CAMMINA) chiedendo un appuntamento d’urgenza per una problematica. Nonostante il salone sia chiuso, li inviti a presentarsi e dopo poco tu e il venditore venite interrotti dal loro arrivo.

Non avevo mai visto l’imbarazzo di una ragazza, che era uscita dal salone nel quale era stata precedentemente piangendo, nel doversi presentare nuovamente ad un artigiano della stessa categoria.

Questo tra l’altro l’aspetto che mi ha colpito di più: tu che ricevi il disagio di una cliente con i capelli rovinati da un collega meno preparato – non sto dicendo che non si può sbagliare sia chiaro, ci tengo a precisarlo, chi lavora può sbagliare: è il come gestisci lo sbaglio che diventa diabolico – ti trovi a dover riacquisire una fiducia che sembri aver tradito tu stesso.

Ad ogni modo, questa bionda “mediterranea” con una base naturale non di altezza di tono propriamente norvegese, vuole per mia e tua comune fortuna quello che molte donne castano brune desiderano.

Vuole l’esatto contrario di quello che le ha donato madre natura (e in questo le donne non le capirò mai! È un aspetto che però adoro da quando vendo il mio “sistema colore”) vuole avere un bel biondo e lo vuole naturale – non nel senso che ci vuole diventare a forza di impacchi di fiori di gelsomino verde che cresce solo nelle tane dei pesci gattofante di acqua dolce del fiume azzurro nell’ansa del Dong! Lo sa bene anche lei che bisogna decolorare -.

Il salone dal quale proviene ha ottenuto questo risultato:

prima

Solitamente questo “risultato” per i tuoi colleghi che lavorano con il mio “sistema colore”  è un punto di partenza e non il risultato ottenuto, ovviamente lei non lo sa.

A te il resto delle valutazioni, sai certamente meglio di me cosa può essere successo, quali limiti puoi incontrare a volte nell’utilizzo di prodotti che hanno fatto delle promesse che non riescono poi a mantenere.

E la “pezza” ce la devi mettere tu salvo poi sentirti dire dal tuo attuale fornitore che: “… sei l’unica ad avere questo problema!”, e che se vuoi risolverlo devi fare questo, quello, quest’altro: e la tua cliente nel frattempo ti sputtana seduta da un tuo concorrente.

La cosa più grave è che ha già deciso di NON tornare nel tuo salone, TU rimarrai a chiederti come mai non è tornata oppure conosci il motivo e hai paura di affrontarlo?

Ti e’ mai capitato di non vedere più alcune clienti e non sai il perché? Hai mai provato a chiamarle?

Questa storia permette una visione da un’angolazione diversa della crisi.

La tua cliente non è scappata in supermercato per risolvere il suo problema, anche se poteva farlo dato che molti fornitori per parrucchieri vendono allegramente al mass market, ai supermercati e alle profumerie, oltreché al grossista.

La tua cliente non è andata su youtube.com a vedere cosa poteva fare da sola, anche se poteva farlo avendo una nipote con un po’ di manualità che una cuffia recuperata in un negozio “per parrucchieri o aspiranti tali” è capace a mettergliela in testa, con l’uncinetto poi ci è cresciuta a fare presine.

La tua cliente non è andata da un abusivo che lavora in casa per risolvere il suo problema spendendo meno, e poteva farlo visto che tu conosci nomi e cognomi di chi fa il tuo lavoro senza pagare un centesimo di tasse.

La tua cliente ha deciso di spendere i suoi soldi in un altro salone e non più nel tuo salone dove li spendeva normalmente. Ti ha lasciato per sempre?

Come gestire la frittata lo vedremo un’altra volta in un altro articolo, qui ti basti sapere che se hai fatto un corso “motivazionale” non ti servirà a nulla, non esiste una formula magica per ipnotizzare quella cliente a farle credere che il risultato è quello che lei ha desiderato.

Ora hai la possibilità di acquisire un nuovo cliente che è venuto da te su segnalazione di un tuo già cliente (PASSAPAROLA) sapendo che costi più del tuo concorrente che l’ha ridotta così e lei è disposta a pagare il prezzo del tuo listino per risolvere un problema.

La tua consulenza, deve essere tutta incentrata sul dover fare in modo che la cliente ri-acquisti fiducia nei confronti della categoria – per conto di tutti i tuoi colleghi dove lei poi un domani potrebbe andare (non dare per scontato l’appuntamento e l’acquisizione della cliente in quanto ti assicuro che lei e’ veramente traumatizzata) –.

E’ una questione di fiducia verso la professionalità (che dimostri durante la consulenza) e la specializzazione (provata dalla cliente che ha fatto il PASSAPAROLA), ti farà molte domande, darai molte spiegazioni della Tua personale filosofia e di come il salone colora il capello, spiegherai il “sistema colore”.

La cliente è arrivata fino a te grazie al PASSAPAROLA e di referenze il salone non ne ha quindi bisogno, tuttavia il livello di “delusione” ti assicuro e’ alto:

1)   fatica a guardarsi allo specchio,

2)   continua a domandare con mille domande diverse se il suo problema può essere risolto

3)   TU hai solo la tua parola e il PASSAPAROLA

4)   personalmente ci vedo un sacco di soldi per i miei clienti presenti e futuri,

Una bella opportunità da cogliere: poterti distinguere perché sai fino a dove ti puoi spingere, sapendo che fidelizzerai la cliente a tornare a spendere nel tuo salone.

Mentre molte decolorazioni hanno limiti di struttura del capello e di schiaritura, il mio“sistema colore” no. Lei e’ molto traumatizzata certo, 3 barrature e una tecnica indecifrabile come hai visto.

Una cosa va detta considerata: quali sono stati i problemi?

  1. Sapendo cosa avrebbe potuto causare una decolorazione troppo vicino alla cute sei rimasto lontano?
  2. Non ti fidi abbastanza della decolorazione che stai utilizzando?
  3. Non hai usato super schiarenti perché la base era molto “mediterranea” e si sarebbe aranciata troppo?
  4. I tuoi super schiarenti non tonalizzano adeguatamente complicandoti il lavoro anziché facilitartelo?
  5. Hai avuto problematiche nella rimozione della colorazione precedentemente fatta da qualcun altro o comperata al mass market, in un supermercato o in una profumeria?
  6. Non possiedi un sistema che rimuova il colore precedente inalterando la struttura del capello quindi lavori solo mescolando acqua e balsamo al decolorante e quindi con poca precisione e molta aggressività?
  7. Le barrature sono imputabili solo alla scarsa manualità della tua lavorante? O centra anche il fatto che ossidazione dopo ossidazione la struttura del capello è diventata non più uniforme e ha molte con sacche d’aria al suo interno e il tuo colore non le riconosce?
  8. Le punte le hai finite Tu o il colpevole era il decolorante che per il suo alibi non ha tenuto conto del fuso orario?

I saloni che collaborano con me vedono e risolvono abitualmente anche situazioni peggiori. Per la prima volta in vita mia ho vissuto una delle storie che i miei clienti abbastanza spesso mi raccontano.

Ovvero acquisire clienti nuovi grazie al PASSAPAROLA e perché cercati da clienti con esigenze specifiche pronte a non fare obiezioni sul listino prezzi ma esigenti in termini di risultato e durata del servizio che pagano.

Beh!! La nostra principessa del mediterraneo pugliese, in agosto si deve sposare, ha sistemato la sua situazione, addirittura si è vista un po’ troppo bionda è che lei aveva indicato un servizio che fosse un mix di questi due:

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è stata corretta velocemente alla fine del servizio e la sua felicità è questa

Dopo

prima

Si, alla fine è tornata in salone, ha scelto quella sera di fidarsi nuovamente, mettendosi in altre mani certo: crisi per un parrucchiere, prosperità per te.

Sono certo che tu in questo momento sei emozionata più dal punto di vista professionale per aver dato ad una donna la felicità di un colore desiderato e naturale, è tornata bella, sicura e sexy.

Io ci vedo anche prosperità per i prossimi anni, anche perché sono ancora giovane e pare non siano ben intenzionati con la mia pensione…

Non sto dicendo che chi ha perso questa cliente sia un fetente, né un ladro o incompetente. Non voglio con questo articolo fare il presuntuoso nei confronti della categoria, non voglio dire “solo con me puoi fare questo”! Con me lo puoi fare molto bene certo.

Se la stai percependo così ti consiglio di dare un’occhiata al blog, il mio obiettivo è un altro, è quello di evidenziare alcuni problemi che puoi avere e che con il mio “sistema colore” risolvo in maniera molto efficace.

E’ un “sistema colore” che si adatta al tuo gusto personale di colorista, che magari avresti fatto qualcosa di leggermente diverso, con la differenza però di non avere limiti imposti da colorazioni terziste o studiate per te e contemporaneamente per il supermercato.

Sto dicendo che c’è molto margine di crescita, sto dicendo che hai la possibilità di differenziarti e che il mercato ha preso assieme alla crisi una duplice direzione:

  1. Le clienti cercano servizi sempre più naturali, e sono disposti a pagarli
  2. C’è un secondo pozzo di petrolio nel tuo salone, e se sei bravino ad oggi l’hai solo intuito
  3. Noi siamo gli uomini sporchi e sudati che lavorano a quel pozzo da 25 anni! E c’è molta differenza tra trivella e trivella

La naturalezza che cercano le clienti è quella che io definisco “baby blonde”, certo poi ci sono le tecniche del momento e quelle che verranno, ma il “baby blonde” chiarisce la il colore a più dimensioni e la pienezza giovane e sana del capello che tratto, fino al secondo pozzo di petrolio.

Il secondo pozzo di petrolio, dove io sono altamente specializzato, sono le lunghezze e le punte (personalmente se non sei in presenza di personalità veramente adatte, ti sconsiglio da subito di NON tagliarle MAI PIU’ e di chiamarmi subito):

–      Il capello lungo si identifica con la gioventù, delle tue clienti giovani e anche delle tue clienti diversamente giovani

–      Il capello lungo indica un capello sano e aumenta la tua reputazione nel tuo mercato di riferimento

–      Il capello lungo richiede più cura e attenzione donandoti la possibilità di offrire molti più servizi colore rispetto a quelli che hai attualmente in salone

–      Il capello lungo permette di esprimerti molto di più, diffondendo una buona reputazione per te e il tuo staff, in termini di:

o   Taglio

o   Piega

o   Styling

o   Cura di cute e lunghezze

L’unica cosa devi dotarti di un “sistema colore” che ti permetta di inserire a listino molteplici servizi colore specifici per chi ha capelli lunghi, servizi colore altamente fidelizzanti e remunerativi.

Vuoi solo la riconoscenza da parte delle clienti in termini di fama? Fai tu! Credo che la soddisfazione di riportare il sorriso sul viso di una futura sposa e la serenità in una giovane donna sia importantissimo nel tuo lavoro, probabilmente non ha prezzo, fa parte di quelle gratificazioni che poi restano e ti fanno alzare tutte le mattine, anche la domenica e il lunedì magari per seguire aggiornamenti e formazione su nuovi prodotti.

Però c’è un problema!

Come ogni lavoro, anche tu dal tuo immagino che ti aspetti una giusta e soddisfacente remunerazione.

Anche il tuo lavoro va pagato e per fare questo se la tua passione bruciante incontrasse un “sistema colore”  efficace in questo senso anche tu potresti replicare il successo di molti tuoi colleghi ampliando il successo che già hai, confermandolo o riposizionandoti sulla tua clientela con più forza e soddisfazione.

Oppure finalmente puoi raggiungere il desiderato successo in piena libertà di scelta e di espressione del tuo essere colorista, senza limiti colore creati da fornitori che sfruttano la tua immagine per vendere tonnellate di colore nei supermercati, senza limiti colore creati da fornitori che vendono produzioni terziste che non ti differenziano.

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Se questa cosa ti piace continua a seguirmi qui sul blog, io come scrivo lavoro. Scherzando spesso con i miei clienti dico “dai Compra! Io Mantengo Quello Che Ti Promettono Gli Altri”!

Se hai un minimo di budget puoi anche fare una valutazione test, che non vuol dire rimanere mio cliente a vita se qualcosa non corrisponde con quanto ti sto dicendo, ma ti consiglio di dare un’occhiata alle testimonianze e in ogni caso dobbiamo prima conoscerci e valutare i tuoi desideri o le tue attuali problematiche.

Giovanni Gasparetto

Ringrazio per la collaborazione Corrado Equipe Parrucchieri

fb corrado

Come il colore può crearti o risolverti problemi di tipo economico

Se anche tu hai uno, o più di uno dei seguenti, ti consiglio vivamente di leggere questo articolo:

–        Le tue bionde hanno capelli molto sfruttati

–        Spesso dopo avere fatto un biondo per più di una colorazione, poi proponi un taglio più alla moda per togliere le punte oramai andate

–        Decolori ancora a 40 volumi ma hai sentito che alcuni tuoi colleghi non lo fanno più da tempo raggiungendo comunque la schiaritura desiderata

–        Hai problematiche nell’utilizzo dei super schiarenti e il tuo attuale fornitore magari li ha dovuti ritirare dal mercato

–        Hai problematiche con i super schiarenti perché è complicato determinare il biondo in schiaritura

–        Hai problematiche con i super schiarenti perché le schiariture rimangono comunque calde / gialle

–        La maggior parte del tuo fatturato colore lo sviluppi solo nella copertura dei capelli bianchi

–        Ti ritrovi a non proporre certi servizi che le clienti ti chiedono, per non sfruttare troppo i loro capelli, ma ti piacerebbe poter esaudire sempre i loro desideri

E se contemporaneamente ti capita di fare queste 4 considerazioni:

–        Fai fatica ad alzare il listino colore

–        Hai qualche passaggio in meno

–        Hai problematiche nella gestione dei lavoranti

–        I costi fissi  (tutti quei costi che comunque devi sostenere a prescindere da quanti clienti entrano nel tuo salone) stanno diventando un problema

La situazione, vista così in modo molto crudo, sembrerebbe di difficile gestione: ho appena fatto il quadro di un salone che forse sta per chiudere o che per tutti questi motivi lo ha gia’ fatto. In realtà sono problematiche comuni, magari non tutte assieme, a molti tuoi colleghi. Sono sopportabili e gestibili fino a che si combinano tra loro nell’ordine di due massimo tre: rompono molto di più i “cabasisi” quando si presentano assieme e con frequenza.

Niente paura! Spesso in molti aspetti della vita, da quelli sportivi a quelli personali e professionali, le cose che funzionano di più sono le cose semplici. Ovvero la verità, che paga sempre, e la calma nell’affrontare le problematiche una alla volta. Con intensità certo e non con frenesia o compulsione. Quindi la cosa da fare in primis è tornare alle cose semplici, fare un passo indietro e ricominciare dai fondamentali.

Il rugby è uno sport complicato da vedere ed anche da giocare. E’ l’unico sport al mondo nel quale per andare avanti devi passare la palla indietro dando, in teoria, un vantaggio enorme al tuo avversario: il passaggio in avanti è punito con una sanzione a tuo svantaggio.

Eppure lo scopo del gioco è fare meta, e la meta è come sempre davanti a te, quindi se vuoi raggiungere la tua meta e hai uno di questi problemi ti chiedo da rugbista di fare un passo indietro assieme per rivedere le cose semplici, come in realtà sono sempre state.

Se continuerai a seguirmi sul blog ti spieghero’ anche chi le mescola continuamente e il perche’. Ti svelero’ un complotto segreto del quale magari anche tu fai parte inconsapevolmente.

Partiamo dalle problematiche legate al colore. Come sai, frequentando il mio blog, è la mia specialità e quindi vado subito al dunque. Ti anticipo che i 4 problemi che spesso si presentano contemporaneamente a quelli che hai sul colore, li risolverò in quattro righe molto veloci alla fine del mio articolo per il semplice fatto che non sono il focus principale se hai anche delle problematiche colore.

Per semplicità di comprensione tra me e te vorrei che considerassimo le problematiche sopra descritte – quelle riguardanti il colore – per categorie, reimpostando e guardando il mondo colore sotto un aspetto più semplice, quasi elementare.

Diciamo che se sei d’accordo – e lo sarai per forza perché non stiamo parlando direttamente ma stai leggendo, che cretino sono eh!? – definiamo il mondo colore in tre grandi categorie:

  1. IL SOLO TOGLI, tutto quello che riguarda la decolorazione
  2. IL TOGLI E METTI, tutto quello che riguarda la schiaritura, la copertura, il cambio di un colore
  3. IL SOLO METTI, tutto il mondo inerente alle “scuriture” ad esempio o alle naturalizzazioni

Queste tre categorie non sono altro che le categorie che da sempre, da quando hai deciso di intraprendere questa grande avventura che è il tuo mestiere di artigiano, studi sotto i più svariati aspetti. Approfondisci la tua conoscenza teorica rimpolpandola e sfruttandola quando sei nella pratica e hai i capelli di qualche tua cliente in mano.

Non sono altro che le categorie nelle quali puoi inserire tutte le operazioni che compi quotidianamente e che ti pagano la scuola dei ragazzi, la macchina più grande, il mutuo, il ristorante e la vacanza con l’amante… Ops! Come dico spesso è sempre solo una questione di cuore, come quando vai dallo specialista.

Sono categorie che semplificano quello che sai da sempre, quello che sanno tutti i tuoi colleghi da sempre, ovvero sono semplicemente questo:

Acido-Alcalino

però visto così

Acido-Alcalino-2

In base a questa considerazione sai benissimo cosa serve per risolvere le problematiche inerenti alle tre rispettive categorie.

  1. Quando STAI SOLO TOGLIENDO PIGMENTI non hai più una struttura di capello sano, soprattutto nelle lunghezze e punte maggiormente, che ti permetta di ottenere il risultato che la cliente ti ha chiesto. Colpa dei vuoti o dei “buchi” che l’ossidazione crea all’interno del capello

Potrebbero nascere in te dei limiti che ti dai o che dai alle tue clienti,      maggiormente nelle lunghezze e sulle punte. Noi veneti diciamo “sangue dai muri non se ne cava”!

Però c’e’ un problema: se stai solo togliendo, è improbabile che quella cliente voglia uscire gialla dal tuo salone: ti ha chiesto un biondo che sembri naturale e qui hai due possibilità:

a)   Sei talmente brava da dirottarla verso un altro colore più alla moda e pratico per te

b)   Finita la schiaritura sarai abile nella totalizzazione con il giusto contro colore ma comprometterai probabilmente comunque la struttura tornando a mettere colore. Si lo so che utilizzerai bassi volumi, ma non scappi dal togli e metti: diciamo che affondi poco il coltello ma sempre nella piaga sei.

Qual è il vero problema allora? Sono le tue conoscenze o sono gli strumenti e i mezzi che attualmente utilizzi per metterle in pratica ad avere dei limiti oggettivi? Oppure i casi impossibili capitano tutti nel tuo salone? Io credo che il tuo mercato non sia differente…

  1. Se quando STAI TOGLIENDO E METTENDO hai problemi di copertura dei bianchi, oppure si presentano barrature indesiderate, oppure capita che con una sovrapposizione il colore anziche’ apparire lucido si scurisce eccessivamente, diciamo sottrai lucentezza caricandolo troppo.

Potrebbe capitare anche che stai utilizzando una colorazione senza ammoniaca che alle prime colorazioni ha lasciato un buon capello alle clienti che stanno però tornando in salone con le lunghezze leggermente vetrificate.

Potrebbe essere il tuo caso che in presenza di capelli particolarmente corti, o normalmente, applichi il colore in radice per la copertura e poi pettini le lunghezze sempre con lo stesso colore: oppure porti la cliente al lavateste e dopo aver aggiunto acqua alla bacinella del colore avanzato pettini le lunghezze in modo più delicato.

Certo se il tuo listino prezzi per un colore è fermo al giorno della tua inaugurazione, e hai aperto cinque anni fa; oppure decidi i prezzi dei colori in base a quanto colore utilizzi e la cliente ha i capelli particolarmente lunghi ma non vuole spendere, torniamo al vecchio detto veneto che “sangue dai muri non se ne cava”.

Però c’e’ un problema: se stai togliendo e mettendo il minimo della copertura dei capelli bianchi deve essere garantito, poi qualsiasi colore tu abbia proposto alla cliente lei vuole uscire dal tuo salone come se con quel colore ci fosse nata, lo vuole che sembri naturale. Anche in questo caso hai diverse possibilità:

a)   Se hai problemi di copertura ridurrai la quantità di ossigeno per avere maggiore mordenzatura, il colore ovviamente non sarà naturale come desiderato ma più “verniciato”

b)   Se pettini le lunghezze con il colore ad ossidazione, ossidazione dopo ossidazione le stesse risulteranno molto sfruttate, non come una bionda ma nemmeno molto lontano: perdendo di lucentezza e struttura:

I.    Sbiadimento delle punte precoce

II.    Difficile gestione del crespo

III.    Asciugatura lenta

IV.    Capello sfibrato

V. Doppie punte

c)    Se hai problemi nel far spendere le tue clienti per i servizi che proponi: o sei in crisi con il tuo listino da troppo tempo troppo basso (in tal caso ti consiglio di scaricare la mia risorsa gratuita  e mettere immediatamente in pratica) o le clienti non riconoscono valore aggiunto ai servizi che proponi per cui non intendono pagarli. In tal caso la bella notizia e’ che non e’ colpa tua, ma del tuo attuale fornitore che ha dei limiti che non puo’ dirti.

  1. Se quando STAI SOLO METTENDO utilizzi ancora colore perché devi scurire, oppure stai solo mettendo sulle lunghezze e punte di una cliente che è passata per il calvario impietoso dei punti 1) e 2) ovvero stai lavorando su una cliente che ha la struttura con diverse sacche d’aria all’interno, il risultato colore potrebbe avere problematiche immediate (correggibili da te in salone) oppure, peggio ancora, potrebbe averne in termini di tenuta poco dopo il servizio (1 o 2 giorni o al primo lavaggio) e in questo caso per te sarebbero guai seri nei confronti di quello che si viene a creare nella testa della cliente in termini di valutazione della tua figura professionale.

Questa categoria presenta due problemi di fondo che non sono discutibili e che letti ora ti porteranno a due azioni dovute alla tua bruciante passione, sappi che entrambe le reazioni a me personalmente piacciono perché denotano appunto amore:

a)   Mi manderai a quel paese e chiuderai il blog d’impulso!

b)   Continuerai a leggere perché credi molto nel tuo lavoro e vuoi capire anche se, immediatamente, non condividi quello che sto dicendo

Allora quali sono questi due problemi? “QUALCUNO TI STA DELIBERATAMENTE MENTENDO, OPPURE ESISTE UN LIMITE SCENTIFICO/TECNICO NELLE COLORAZIONI CHE STAI UTILIZZANDO”.

QUALCUNO TI STA DELIBERATAMENTE MENTENDO.

Pinocchio

Quando parliamo della categoria nella quale tu STAI SOLAMENTE METTENDO c’è una considerazione di base da fare, una cosa che tu conosci bene per via del fatto che stiamo ragionando sui fondamentali, ti ricordi?, OK!

Se stai solamente mettendo non può esserci schiaritura, se ci fosse una schiaritura anche di mezzo tono, quindi impercettibile all’occhio della cliente che “legge” semplicemente un “tono su tono”, NON stai comunque SOLO METTENDO, QUINDI QUALCUNO TI HA DELIBERATAMENTE MENTITO.

ESISTE UN LIMITE SCENTIFICO/TECNICO NELLE COLORAZIONI CHE STAI UTILIZZANDO

Limite

Stiamo parlando sempre della categoria nella quale tu STAI SOLAMENTE METTENDO e abbiamo fatto una considerazione semplice e chiara riguardo una cosa che fa parte dei  fondamentali da sempre.

Se stai solamente mettendo non può esserci schiaritura e se ci fosse schiaritura anche di mezzo tono NON stai comunque SOLO METTENDO, e la bella novità è che comunque non è colpa tua! Per quanto orientata alla ricerca possa essere la tecnologia colore che utilizzi in questo momento nel tuo salone, se ottiene questo tipo di risultato in questa categoria, siamo ancora in presenza di un limite tecnico non superato e che per fortuna non dipende da te. Questo limite tecnico si presenta quando:

–        Le lunghezze non tengono quanto il colore di base (lascia stare ora le tecniche, un conto è se tu decidi di creare effetti luce particolari, un conto è l’aspetto fondamentale del quale stiamo discutendo ora)

–        Utilizzo questa categoria anche per fare delle leggere coperture (tanto copro lo stesso)

–        Ogni tanto c’è qualche viraggio inaspettato che ti tocca correggere immediatamente

–        Esce troppo verde / troppo giallo / troppo rosso

L’unica soluzione per risolvere immediatamente queste problematiche colore è quella di lavorare immediatamente nella struttura del capello, non perché io voglia appiopparti la mia linea curativa – che per altro, neanche a dirlo, è una bomba -, ma perché è l’unico modo che hai per ottenere i risultati colore che in questo momento non ti soddisfano.

I limiti nel colore che attualmente riscontri, sono dovuti a come reagisce il capello in base a quanti pigmenti sono rimasti al suo interno, a quanti e quali tu vai a metterci, quali vai a toglierci e quanto spazio vuoto resta.

Se non vuoi o non puoi permetteri il mio “sistema colore”, lavora molto sulla struttura del capello in termini di cercare di riportarlo in ogni tua operazione “indietro nel tempo verso la sua condizione naturale” – e se segui il blog sai come la penso -.

Non in termini di colorazione con la spremitura a freddo delle olive della mia amica Pina abruzzese, ma in base ai fondamentali della tua prima volta da parrucchiere, quando avevi ancora 14 anni!

Le tue clienti così vogliono sentirsi, adolescenti con i capelli lunghi e sani! Si può fare addirittura questo colorazione dopo colorazione? Guarda le testimonianze dei miei clienti, contattali e chiedi a loro se ne conosci qualcuno.

Ora veniamo alla risposta in merito alle 4 considerazioni economiche che come avrai capito, sono derivate, ovvero non dipendono da te, se hai problematiche sul colore che è il cuore del salone probabilmente ti trovi in presenza di queste considerazioni:

–        Fai fatica ad alzare il listino colore

–        Hai qualche passaggio in meno

–        Hai problematiche nella gestione dei lavoranti

–        I costi fissi  (tutti quei costi che comunque devi sostenere a prescindere da quanti clienti entrano) stanno diventando un problema

Risolvi le problematiche colore vendendo più servizi nel tempo che soddisfano le vere esigenze delle clienti, che possano fare in modo di riposizionarti nel mercato come colorista riconosciuta, che confermino nella tua zona di riferimento la tua fama o quello che vuoi diventare.

Crea i colori che le clienti ti richiedono secondo il tuo gusto personale senza condizionamenti o limiti colore che puo’ avere il tuo fornitore ma non puo’ dirteli e offri servizi colore altamente differenzianti e remunerativi per il tuo salone, in pochi mesi (dai 6 ai 9 mesi) otterrai la soluzione che stai cercando:

–        Potrai alzare il listino colore differenziando i servizi

–        Attirerai nuova clientela che coprirà i minori passaggi delle clienti (le quali nel frattempo compreranno qualche servizio aggiuntivo)

–        Hai problematiche nella gestione dei lavoranti? Rimarranno, con la consapevolezza che o cresceranno ancora una volta assieme a te o dovranno giocoforza andare a lavorare dal tuo concorrente che non ha cambiato marcia

–        I costi fissi  (tutti quei costi che comunque devi sostenere a prescindere da quanti clienti entrano) saranno meno pressanti visto che aumenterai le entrate per coprirli, tuttavia ti consiglio un’approfondita analisi – fatta da uno specialista – di dove puoi attutire il colpo.

Spero di esserti stato utile, so di avere rispolverato cose che già sai ma spesso nei ritmi frenetici di tutti i giorni diamo per scontati alcuni aspetti che poi risultano invece fondamentali e determinanti per i nostri risultati.

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguirmi qui sul blog.

Giovanni Gasparetto

Quali sono i 7 motivi per NON aver il mio Sistema Colore in salone.

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Giorovagando per la provincia di Vicenza mi capita spesso di incontrare storie di successo e altre che cercano di capire come diventarlo, altre ancora impegnate nel riconquistarlo perché il mercato anche per i migliori può assottigliarsi improvvisamente fino a quando non si percorre il cambiamento evolvendosi alla specie successiva, aggiornandosi al modulo 2.1, 2.2, 2.3 ecc.

C’è un comune denominatore che associa queste tre tipologie di artigiani, le problematiche quotidiane tipiche di chi lavora creando con le proprie mani e una passione bruciante che spesso sorpassa le ragionevoli valutazioni economico commerciali.

C’e’ ancora chi ha problematiche di copertura di capelli particolarmente porosi; il più delle volte invece l’aspetto prettamente tecnico riguarda il mondo dei castani che soddisfano immediatamente la cliente alla fine del servizio ma tornano come boomerang il mese dopo ponendo problematiche di sfumature rosse indesiderate (seppure quando parliamo di castano parliamo di un colore caldo).

Salendo la scala del successo – che personalmente identifico da 2 a 10 (la lode la ottengo con la serie 11 e 12) – le difficoltà aumentano maggiormente nei biondi per due motivi principali:

  1. tutto quello che si evidenzia nei castani è elevato all’ennesima potenza, sotto altri limite/colore ovviamente ma pur sempre di pigmenti parliamo e barrature o limiti di giallo possono creare problematiche al risultato desiderato:
  2. la struttura del capello, molto più sfruttata, potrebbe non permettermi di adottare certe soluzioni che la mia conoscenza del colore mi detta MA la mia reputazione da salvaguardare mi impedisce di mettere in pratica se non voglio “brasare” i capelli della mia cliente (quando OSO, sicuramente vendo poi più trattamenti e ricostruzioni certo – e la cliente non se ne accorge?)

Pigmenti

Altra problematica che mi presentano spesso i saloni quando mi parlano di colore – ed è come ben sai legata al processo precedente – riguarda la performance della colorazione in termini di durata con particolare e specifica esigenza sulle lunghezze e punte: da qui il cerchio si richiude e torniamo alla struttura, ai viraggi, alle barrature, alla gestibilità per la cliente, al successo della Kerashape (ma questa è un’altra storia).

Quindi se tu NON hai nessuno di questi problemi, non hai nemmeno bisogno di un Sistema Colore, la mia specialità, che ti risolva scientificamente le problematiche di cui stiamo parlando. Ti auguro quindi tanto successo e buon lavoro, chiudi pure il blog. Se tu cioè:

1)     NON hai mai problemi di risultato colore, mai troppo rossi, mai troppo gialli, mai barrature o macchie, ovvero il tuo colore non si discosta mai dalla ciocca colore presente sulle tue cartelle colore in base al risultato che tu vuoi ottenere

2)     NON hai mai problematiche di copertura dei capelli bianchi

3)     NON hai problemi a soddisfare le clienti desiderose di un colore uniforme a saturazione naturale e trovarti a lavorare capelli dalla struttura naturalizzata che risultino pieni e rifrangenti di una luminosità riscontrabile solo sui capelli dei bambini.

4)    Se NON ti interessa lavorare con un Sistema Colore che gestisce meglio ed in modo intelligente la complessità della struttura del capello, rispetto alla classica ossidazione

5)    se NON sei disposto a formarti costantemente per scoprire i sette brevetti che ti portano al successo replicandolo colore dopo colore, consolidando il successo ottenuto e mettendolo al riparo dalla concorrenza.

6)    se NON vuoi avere un Sistema Colore che con la giusta formazione prima e il suo aggiornamento semestrale poi ti garantisca risultati costanti. Sei un salone che ha già raggiunto il massimo di quello che poteva fare e NON ti interessa una crescita anche del 30% (se il tuo salone già va bene), molto di più se come altri tuoi colleghi stai cercando invece di riposizionarti.

7)    Se NON credi che un Sistema Colore ti permetta di avere meno errori – intesi come sorprese – assicurandoti la garanzia di risultato anche in quei casi più complessi e delicati e permettendoti di eliminare i NO che attualmente preferisci dire per non avere problemi trasformandoli in consulenze da vero professionista.

se NON vuoi soddisfare uno, piu’, oppure tutti i seguenti aspetti del tuo salone nel mondo colore:

–        Rendere il tuo luogo di lavoro attrattivo ed interessante per te e i tuoi collaboratori facendolo diventare inusuale ed originale per le tue clienti

–        Avere un Sistema Colore più facile da usare rispetto a quello tradizionale, molto pratico e pulito, che riduce i tipici e sconvenienti “profumi” presenti negli ambienti di chi fa il tuo lavoro migliorando l’esperienza complessiva della tua cliente finale (questa soluzione è disponibile anche per i caratteri MOLTO RESISTENTI al cambiamento ma comunque dotati di capacità coloristiche – i dettagli li vedremo se ti dovesse interessare)

–        Rendere il tuo gesto quotidiano bello da guardare, innovandolo e facendolo vivere come esperienza unica alla cliente finale, acquisendo nei suoi confronti maggior valore

–        Far diventare il tuo staff più veloce e pulito nella preparazione riducendo contemporaneamente i costi degli sprechi

–        Recuperare con le sue unicità – unitamente allo sviluppo di servizi nuovi – il suo costo, il più delle volte superiore, a quello che stai utilizzando in questo momento (tranne 2/3 casi + 1)

–        Far percepire al cliente finale un servizio più lussuoso, meno standard e ripetibile, conquistandolo per quello che realmente sei e divenendo riconosciuto da lui e dalla concorrenza come specialista del colore

–        Ottenere performance importanti anche dal tuo listino servizi e contemporaneamente ricominciare a parlare una lingua diversa dalle tue clienti che oramai si comportano come se ne sapessero più e meglio di te

Se non hai nemmeno una di queste esigenze, mi fa molto piacere per te, vuol dire che sei già un salone in pieno successo e momentaneamente non necessiti del mio aiuto; diversamente potresti sentire il desiderio di capire meglio di cosa sto parlando. In tal caso ti consiglio di seguire questo BLOG.

A tal proposito ascolta le testimonianze dirette dei tuoi colleghi, chiamali e confrontati con loro sul valore percepito dalle clienti che gestiscono con il Sistema Colore che gli propongo. Partendo già dal Packaging con il quale mi presento, unico nel mercato, e che per inevitabile conseguenza rende unico te nel tuo mercato tra i tuoi concorrenti più diretti ponendoti su un livello differenziate fin da subito.

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Ti dico subito che il Sistema Colore che propongo contiene una combinazione di caratteristiche che non si possono trovare altrove o si dovrebbero comprare separatamente – il che è commercialmente più sconveniente e costoso -, inoltre è completo in modo esclusivo di ELUMEN un servizio unico nel mercato che non è stato ancora copiato e che ad oggi ti può proiettare da solo in un futuro prosperoso con il suo complesso di esperienze tecniche e di competenze specifiche (il termine giusto sarebbe Know-how) sviluppato in oltre 10 anni!

Giovanni Gasparetto

VORRESTI RIPOSIZIONARTI? CI HAI MAI PENSATO?

RIPOSIZIONARSILa voglia di scrivere questo articolo nasce dalle richieste che ci fanno molti clienti quando sono in accademia, dalle riflessioni che fanno sui propri saloni e sulle loro clienti colore.
Anche in zona devo dire che una delle difficoltà principali dei saloni, che riscontro quando hanno voglia di cambiare, è la gestione del listino.

Da quanto non aggiorni il tuo listino?

Se lo aggiorni regolarmente o periodicamente e sei soddisfatto di come valorizzi economicamente le voci del tuo listino, probabilmente questo articolo non fa per te, o ci troverai all’interno considerazioni che condividi. Se invece muovere il listino ti mette un po’ di imbarazzo o utilizzi lo stesso listino di quando hai aperto (spero per te di no!) e vorresti alzarlo ma la paura ti frena – paura delle critiche delle clienti, paure di perdere delle clienti -, allora potrebbe interessarti condividere alcune informazioni.

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Non sto parlando di quanto costa una piega, di quanto costa un taglio o un colore. “Quanto costa” faceva parte del gioco, ma se ti metti a fare questi conti probabilmente ti conviene portare i libri contabili dal commercialista e chiudere. “Quanto COSTA” spesso crea un problema direttamente proporzionale ma questo lo commenterò un’altra volta. Il costo faceva parte del gioco – lo dico sopratutto in riferimento al mondo colore – dato che tutti ci siamo accorti, in molti comportamenti di acquisto di tutti i giorni, che la qualità si paga. Nel tuo caso si paga anche la professionalità, la conoscenza, l’ambiente che mi accoglie, il personale che mi segue…

Quanto paghi ad un medico primario, un cardiologo? La tariffa imposta dal mercato? O diversamente vai addirittura dal migliore in un’altra città e paghi la sua capacità di riconoscere al meglio sintomi e problematiche NON di tutto il tuo corpo, ma del tuo cuore e SOLO DEL TUO CUORE. Paghi la sua conoscenza, la sua professionalità e la sua esperienza. D’altronde e’ una questione di cuore.

cardiologo

E il tuo lavoro lo fai sottopagare? Forse non lo ami abbastanza? Anche qui e’ una questione di cuore.

Se sei ancora convinto/a che i prodotti che le tue clienti trovano in supermercato, magari gli stessi del tuo attuale fornitore, siano nettamente differenti dai colori che utilizzi tu in salone, o abbiano performance inferiori, allora ti consiglio di mollare subito il mio blog e continuare a sognare.

In parte non condivido la tua visione, ne comprendo certe esigenze di marketing fatto ad alto livello e che come artigiano, per tipologia di lavoro e disponibilità economica non puoi pemetterti di fare con le tue forze.

Dall’altra penso che sarà difficile che io possa esserti utile fintanto che rimani convinto/a di poter sfruttare e trarre vantaggio comprando a multinazionali che ti stanno usando da sempre per altri scopi che spiego in altri articoli di questo blog.

Entrando in questo settore ho voluto un marchio fedele ai professionisti e al loro fianco nel tempo, certo con la forza di una multinazionale, ma che lavora solo con il professionista, tutto qui. Semplici punti di vista, non sto giudicando sia chiaro.

Qual è la differenza? La tua cliente che ti ha chiesto qual era la nuance che utilizzavi per la sua colorazione, se non l’hai più vista tu è facile che sia invece ancora cliente del tuo fornitore che l’ha “recuperata” utilizzando un altro canale distributivo.

Canale che ha le tue referenze ma non ha le tue tecniche e la tua manualità. Il tubo in meno del tuo magazzino e’ stato venduto altrove, e appena passa la crisi – se tu sarai riuscito a rimanere in piedi – magari quella cliente torna nel tuo salone.

La stessa considerazione la si può fare d’altra parte per tutte le aziende che personalmente definisco HOLASCIATOILMIOCAPO SRL, nate dalla fine degli anni ’70 e per tutti gli anni ’80 e ’90, quando tutto andava bene e tutto prosperava.

In questo caso ci troviamo di fronte ad altri tipi di limiti e ad una tecnologia che differisce spesso tra una colorazione e un’altra solo per il tipo di materiale utilizzato nel packaging.

Ci sono aziende anche venete nostrane, che hanno costruito e basano il loro successo sulla produzione come terzisti per chiunque abbia voglia di investire 100.000 euro in una linea colore.

Potresti probabilmente crearti la tua linea personalizzata e un domani aprirti un franchising tutto tuo di saloni a tua immagine e somiglianza. Non sto dicendo che siano sistemi sbagliati, sto dicendo che hanno dei limiti al loro interno, tipo:

– colorazione terzista tutta molto uguale che non ti permette di differenziarti

– limitata disponibilita’ economica per la ricerca e non a tuo esclusivo uso e consumo

– copia incolla di soluzioni spesso uguali all’EX CAPO

Se invece senti qualcosa montare nella pancia, la possibilità di riposizionarTi e non perdere il numero di clienti magari conquistandone di nuovi, allora di seguito trovi alcune mie riflessioni in merito al listino.

Il taglio, – inteso come servizio – più costoso in zona fino ad oggi l’ho trovato a 35 euro. Ammazza ragazzi! Se lavori otto ore al giorno e dedichi mezz’ora a taglio, puoi portarti a casa un bel gruzzoletto a fine mese, e sei una mosca bianca. Peccato che la maggior parte dei saloni viaggia su altre tariffe! Al che mi viene da pensare che il prezzo lo fa prevalentemente il mercato, oppure le paure in riferimento a questo mercato; perché chi si ritiene davvero bravo nel taglio non dovrebbe “deprezzarsi” o “standardizzarsi”. Anzi!

In ogni caso ho fatto l’esempio del taglio, solo come esempio, visto che tutti conosciamo il valore che ancora oggi ha la PEDANA per alcuni artigiani. Io le pedane le lascerei fare ai falegnami… ciò non toglie che la realizzazione di un desiderio o di un sogno non debba essere percorribile. Penso solo a quante storie mi sono sentito raccontare in merito ad accordi “capestro”, al fatto che in realtà fare pedane è un investimento tuo – ti paghi la celebrità – in termini di tempo e acquisti. E’ sempre una scelta sia ben chiaro e non sempre e’ così, ma sono sicuro che hai capito bene di cosa sto parlando. Personalmente credo che il business di salone IN SALONE valga ancora molto di più, lo vedo tutti i giorni testando a listino i servizi del “sistema colore” che propongo nei saloni miei clienti.

Comunque, tornando a  parlare di listino prezzi, tutti contengono voci come colore, meches, permanente, trattamenti, ecc.  Le differenze tra saloni sono veramente minime. Certo a chi non piacerebbe guadagnare 5/7 euro in più su tutti i servizi, pensa un pò che affari!! E allora: alza il listino ed il gioco e’ fatto! Semplice no?!

Da questo ragionamento e da quello che ho visto in questi anni tra accademia e vita in strada, nasce la mia provocazione che può anche dare fastidio ma che interessa tutti, me compreso. (Vivo di quello che riesco a farvi incassare giusto?). Le clienti si accorgerebbero subito se tocchi o ri-tocchi il listino, ti mollerebbero per un euro! Pensi veramente cosi? Questo e’ ciò che vali per loro? Questa e’ la tua differenziazione? O la problematica di modificare il listino riguarda altro, è più profonda e riguarda direttamente te e la tua professione?

Quando parlo di un “SISTEMA COLORE” altamente differenziante e di SERVIZI COLORE altamente differenzianti e remunerativi parlo anche del TUO listino e non solo.

Prima ancora parlo della tua specialità, parlo del tuo cuore. Ricorda! E’ sempre una questione di cuore:
– ami la tua cliente quando anziché cedere a “facciamo il solito”, le proponi una nuova visione di se stessa, più contemporanea e giovane
– ami il tuo lavoro quando con un SISTEMA COLORE riesci ad ottenere performance colore altamente personalizzate e che risaltino e confermino le tue doti di colorista facendone eco nella tua zona
– ami il tuo staff e te stessa/o quando parlando in modo diverso e specializzato (quasi come il cardiologo) impedisci alle tue clienti di “imporre” la visione markettara e frustrante del salone
– ami il tuo lavoro quando dopo aver pagato fornitori, stipendi  e tasse ti porta in ferie in quel posto speciale dove tenevi tanto ad andare, (o ti permette di non rinunciare ad abbigliamento, sport, famiglia, amante…)
Come vedi tutto porta sempre al cuore.

Qual è attualmente il cuore del tuo salone? Cosa supporta e mantiene tutta la filiera? NOOO! DICEVO OLTRE A TE E A TUTTE LE ORE CHE FAI! QUESTO L’HO SOTTOINTESO!

Se vuoi avere nuovi orizzonti, potendoti riposizionare nella tua zona riaffermando la tua specialità nei servizi colore, e li vuoi altamente remunerativi ti DEVI dotare di un SISTEMA COLORE collaudato e testato già da molti altri saloni in Italia che hanno spezzato le loro catene rispetto a vincoli colore dettati da produzioni terziste. Con tutto il rispetto io dico sempre, anche ai miei clienti, “el lavoro se lavoro!” In lingua veneta certo, perché qui lavoriamo. Ma se ci pensi bene i cambiamenti quando li hai fatti, li hai fatti per arrivare dove sei ora, perché non approfittare della “crisi” e fare in modo che sia solo degli altri?

Il numero di servizi che riesco ad inserire nei saloni che mi scelgono come partner colore permette loro di differenziarsi moltissimo, aumentando anche le proposte verso le clienti che tornano a riconoscerli come specialisti del colore affidandosi a loro e premiandoli con fedeltà.

Le ultime acquisizioni di clientela in zona hanno ristrutturato e riposizionato il loro salone in termini di servizi colore anche del 40% in piu’ andando a risolvere problematiche che fanno parte ormai del passato.

Spero di averti dato uno spunto di riflessione, per quanto provocatorio, in merito a quanto potrebbe aiutarti ritoccare il tuo listino aggiornandolo con servizi innovativi, altamente differenzianti e remunerativi, che mantengono le promesse colore che tu fai alle clienti!

Giovanni Gasparetto

LE REGOLE DEL GIOCO

punizione

Nell’estate del 2008 sono entrato in zona. Lavoravo su tutta la provincia di Vicenza con il progetto veneto. Il fatturato generato in zona permetteva – a investimento zero per l’azienda (puro provvigionale) – di dare una sola possibilita’ a tutta la provincia.

Dopo 8 anni, a progetto raggiunto – ora siamo in due agenti per la provincia – non posso dimenticare due regole che mi hanno fatto capire due cose importanti.

REGOLA NUMERO 1: “se mi freghi sei fuori”, me lo dicevano in parecchi e non riuscivo a capire cosa intendessero. Rispondevo con la mia rinomata risata e non so se tutti o qualcuno si e’ accorto del punto di domanda che nasceva nella mia testa, non capivo proprio cosa mi stavano dicendo. Se mi freghi sei fuori… A me! Pensavo.

Pensavo… Arrivo da 10 anni di Napoli dove offri un servizio oggi e te le pagano sulla fiducia.

Pensavo… Arrivo da 10 anni di Napoli e servizi turistici (tra i più suscettibili di critica, dove serve conoscenza del cliente, esigenze, passioni, e altrettanta conoscenza di quello che proponi perché e’ pura fiducia… Non sai cosa compri fino a quando non sei solo nella stanza del tuo hotel)

Pensavo… E’ qualcosa legato alla fiducia, proprio a me che ho fatto rugby per anni e quando ti infili a 200 all’ora tra due avversari lo fai si con tutta l’astuzia e la potenza di 100kg in corsa, ma lo fai anche per una questione di fiducia, sai che se verrai placcato e andrai a terra, ci saranno i tuoi compagni di squadra a proteggerti e di loro devi avere totale fiducia.

Pensavo… Nelle mie esperienze di vita e’ sempre stata questione di fiducia quindi sono nel posto giusto, posso dare fiducia a gente che ha bisogno di fiducia! D’altronde sono solo un tizio che vende cose a delle persone…

Diciamo che dal mio punto di vista, e chi mi conosce può confermarlo, io faccio gli interessi del cliente perché solo cosi faccio i miei, perché sono profondamente convinto che gli affari si fanno in due. Solo facendo la giusta consulenza basata sulle reali esigenze dell’artigiano che ho davanti, posso consigliarlo per il meglio e andare bene nel tempo in base alla parola mantenuta, ai risultati promessi e raggiunti sulla redditività e remunerazione dei servizi colore che propongo.

E’ vero che non bisogna mai dare nulla per scontato ma ero totalmente focalizzato sul mantenimento della parola data. In che senso?

Specialista del colore significa avere davanti a me un professionista del colore, che pretende dal mezzo tecnico (che per quanto buono reagisce sempre allo stesso modo, ovvero non e’ intelligente, fa quello che io gli faccio fare) la precisione e l’affidabilità per potersi esprimere “liberamente”. Pretende di potersi spingere nella sua creatività con sicurezza di risultato per poter mantenere la parola data durante la consulenza e dopo, nei giorni successivi al servizio, quando la cliente e’ lontana dal salone ma puo’ parlare del salone.

Quindi la regola del “se mi freghi” non era solo economica… Ahhhh mi pareva! No perché e’ come dire a una persona: “guarda, per vivere devi respirare. Però se non respiri e provi a fregarmi non vivi più!”. Ecco su di me aveva quell’effetto: mi sembrava una cosa ovvia.

“Oggi penso che i miei clienti possano dire che non li ho mai fregati economicamente” quindi vai sulle testimonianze, chiama e chiedi referenze, se questo dovesse essere il problema. 

  regole1

REGOLA NUMERO 2: “ho lasciato il mio capo srl”!!! Ho capito che la regola numero 1, nella maggior parte dei casi, era generata dalla regola numero 2, strettamente legata all’ “amico venditore”. LO SO! LO SO! STAI COMPRANDO DAL TUO AMICO da anni e non intendo minare rapporti, faccio solo una semplice analisi reale del mercato – mi sono personalmente sentito dire già varie volte che oggi sono qui e domani sarò da un’altra parte, il che potrebbe anche essere vero, MAI dire MAI -. Aprirsi la propria distribuzione terzista come hanno fatto molti miei colleghi era una realtà che è andata bene, come molti saloni, per tutti gli anni ’70 e ’80, poi è esplosa in maniera incredibile negli anni ’90 quando tutti potevano tutto. Poi è arrivato il 2008!

Faccio quindi una riflessione su quello che andava bene prima e sul perchè anche il tuo salone andava molto meglio prima – diversamente mi chiedo cosa stai perdendo tempo a leggere questo articolo ora… – confrontandolo con la realtà dei mercati oggi (e intendo tutti i mercati oggi, perchè il tuo settore non è differente dagli altri, sono i soldi che si spostano e vengono spesi in modo diverso!), di quello che serve oggi per emergere, o tornare a prosperare, o riposizionarsi.

Anni di rapporto, anni di percorsi, anni di prosperità, quando tutto andava bene perché tutto andava bene per tutti; poi e’ arrivato internet e nel 2008 hanno aperto il sito www.tuttocambiato.com

Negli anni ’80 e ’90 se ci sapevi fare con le mani, ne capivi di colore e parlavi più del tuo collega, potevi fare veramente numeri e mettere via sacchetti di soldini fatti bene e comprarti casa, negozio e macchina. Allora non interessava essere il “passepartout” di un altro mercato o la punta di diamante del “tuo amico venditore” che aveva aperto la sua “ho lasciato il mio capo srl”. Giovanni ok ferma un attimo! Ma che caspio stai dicendo, cosa vuoi dire?

Dico che ogni tanto, succede ancora oggi, venditori esperti, direttori commerciali o altro, decidono di mettersi in proprio perché il mercato funziona e perciò vogliono fare più soldini e quindi tornano sul loro mercato con la loro nuova azienda – la “ho lasciato il mio capo srl” appunto!! – e ti propongono stesso servizio, “nuovo” colore, più sconto, più cortesia e “amicizia”. Il problema che nasce però e’ che il terzista che produceva per il suo capo, e’ lo stesso che produce per lui e le tue problematiche non cambiano, cambiano i tecnici, i formatori, i motivatori, le location.

La regola numero due conferma nel cuore la regola numero uno che a sua volta conferma la due – chiudendo un cerchio dal quale tu non riesci ad uscire, senti che vorresti altro ma… -, altre volte si è alla ricerca di risolvere la uno e si finisce dentro la due. E’ una ricerca certo, un percorso che a volte diventa faticoso. Lo si vorrebbe facile (e per questo si segue la regola numero 2) ma per poter tornare a prosperare bisogna sapere quello che veramente si vuole che il colore faccia! Se voglio solo copertura ok il mercato offre di tutto e di più, accomodati.

Ma allora le clienti perché allungano i passaggi e magari provano un altro salone? Come mai provano a colorarsi da sole? Eh sai Giovanni! C’è la crisi, per quello non tornano nel mio salone! In parte può essere vero, da un altro punto di vista dico che sono clienti in cerca di altro… oppure trovano il tuo colore al supermercato o dal grossista, che oltre ad avere una sua linea terzista, vende anche ad aziende che lavorano direttamente con il cliente finale.

Perciò

Se vuoi risolvere entrambi i problemi con un “sistema colore” generato da 60 anni solo per la tua categoria e focalizzarti finalmente su quello che vuoi offrire TU alle clienti colore e non sulle problematiche della colorazione che usi, siano di colore, siano di mercato;

Se vuoi proporre servizi colore differenzianti e altamente remunerativi nonostante il mercato sia più difficile perché screditato da tante aziende terziste che non ti soddisfano realmente o completamente (figuriamoci le clienti di quei saloni dove il colore non e’ al massimo della specializzazione) e vuoi riposizionarti nella tua zona distinguendoti veramente e nuovamente;

Continua a navigare su questo sito, magari confrontati con chi mi conosce.

Guarda qualche testimonianza del mio blog

Giovanni Gasparetto

LE VIE DEL LABIRINTO TRA MARKETING E COLORE

labirinto

E’ ovvio! Dai! Lo sai anche tu… è da sempre che ti senti rispondere che se il SUO colore non copre, non dura, non ti soddisfa a pieno per uno di questi problemi

– perché ti sei accorta che dopo sei mesi che lo applichi i capelli delle clienti sono un pochino più vetrosi

– perché magari non ottieni sempre la copertura desiderata

– perché la copertura c’è ma è troppo verniciata

– perché ti sei accorta che le lunghezze scaricano troppo velocemente portando la cliente a fare un passaggio al SUPERMARKET

– perché la schiaritura dei superschiarenti è si delicata ma rimane gialla, oppure non ti permette di naturalizzare come vorresti, oppure non ti permette di tonalizzare come vorresti

– perché appena colorati sono bellissimi e lucidi ma le clienti sono molto esigenti e si lamentano perché il colore dura poco specie nelle lunghezze e nelle punte

– perché l’ultima volta che una cliente si è “lamentata” era lei che non si era spiegata bene e il lavoro era bellissimo MA non l’hai più rivista e NON sai spiegarti il motivo

– perché hai in magazzino NON SOLO il SUO colore, stai collezionando le punte di diamante dei fornitori dei quali ti fidi di più perché conosci meglio

In realtà quando succede tutto questo LUI sfodera la magica frase anni ’70, ’80: “sei TU che non lo sai utilizzare bene”! Ecco da dove nasce spesso per alcune aziende “alla buona” l’esigenza della formazione. Hai uno di questi problemi?

–        la cliente non ti premia più come prima tornando nel TUO salone

–        ci sono meno clienti rispetto a quando hai aperto e non tutti sono deceduti

–        copri i capelli bianchi e ci mancherebbe altro!! Poi però pettini…

–        hai problematiche di copertura

–        hai problemi di vetrosità

–        hai problemi di opacità

–        hai problemi di durata del colore

AHIAHIAHIAHIAHIIIIIIIIIIIIIIIII!!! NO ALPITOUR?

Sicuramente la soluzione più efficace e più immediata – e che risponde meglio alle SUE esigenze, quelle del tuo fornitore – è un bel corso motivazionale e/o di marketing per parrucchieri.

Certo perchè oggi dopo averti detto che tu nel tuo salone sei la receptionist, la colorista, la truccatrice, la donna delle pulizie, l’ufficio acquisti e l’ufficio vendite, la formatrice per i nuovi entrati, devi diventare anche l’esperta di marketing e di vendita. Vendere a prescindere dall’esigenza per far tornare i SUOI conti.

Salvo poi accorgerti che il tuo margine sulla rivendita non è proprio quello che ti aspettavi, che il magazzino ha un costo da calcolare anche sugli studi di settore, e che non hai un computer con all’interno un software (COSA?! Ah scusa il software non è uno scandalo ma è il programma che inserisci dentro il computer) che ti dica esattamente cosa ti fa guadagnare di più…

L’ORO NERO! Della ricrescita da coprire.

Già! Perchè quando hai aperto il salone tu stavi pensando: “cavoli, sono talmente esperto di vendita e marketing che quasi quasi mi metto in proprio! Se so colorare i capelli ai miei amici e sto STRONFIO non me li fa colorare ai suoi clienti è perché sa che oltre a colorare bene i capelli io so vendere meglio di lui e quindi mi apro il mio saloncino!!” Certo! La motivazione che spinge un apprendista prima, operaio poi ad imbarcarsi come imprenditore nel mare dell’artigianato del colore è la sua spiccata attitudine al marketing e la vendita!

CAZZATE! Ecco perché oggi stai comprando dal tuo fornitore abituale, dal tuo “amico venditore”, corsi di comunicazione, marketing e vendita. Perché il SUO colore ha problematiche, o quanto meno mina e limita la tua creatività in quanto vorresti esprimerti in modo diverso, più definito o vibrante ma non ce la fai… e la colpa è del fatto che non sai venderla abbastanza bene come lui la vende a te!

WWW.TUTTOCAMBIATO.COM ti consiglio di visitare presto questo sito perché è così oramai da un bel po’. Con questo non sto dicendo che coprire non sia più un business, anzi. Lo è e lo rimarrà, tuttavia senti che non basta più e che vorresti altro, come le tue clienti, qualcosa di più definito, un “sistema colore” per poter colorare nel modo più naturale possibile.

Naturale nel senso “green” del termine, ovvero con prodotti che ti propongono come NON chimici? O naturale nel senso più “cool” del termine che riguarda direttamente ciò che tu fai con le mani e che proponi con il cuore, la passione  e i continui aggiornamenti? E se questo fosse possibile farlo ben al di sotto dei limiti di legge che molte aziende si limitano a rincorrere e con una qualità che ti consente di comprare e proporti al giusto prezzo?

Ecco che nel tuo labirinto del marketing troveresti il tuo filo di Arianna ed esprimendo al meglio ciò che ti ha portato a fare questo lavoro potresti riappropriarti di una buona fetta di clienti, riaffermandoti in modo diverso rispetto ai tuoi concorrenti ed esprimendo la tua vera anima coloristica.

Non vorrei essere frainteso, non voglio buttare a mare l’acqua sporca e il bimbo, ma certamente tu per primo sei stato “vittima” di una vendita ben studiata a livello di marketing ma che non manteneva la sua promessa… Il mitico venditore che te l’ha – appunto – saputa vendere. Se non è così avresti già dovuto smettere di leggere questo articolo alle prime righe!

Oggi che il gioco si fa via via più duro, si affina, i balzelli per chi produce benessere anche economico aumentano e la pressione è sempre più invadente è giusto riflettere non una volta sola sulla giusta scelta da fare. Certamente data la tua esperienza hai parecchi paragoni da fare in merito a ciò che sto dicendo, sai che da un lato devi approvvigionarti della giusta qualità se vuoi competere in un mercato  che non ti schiacci con un prezzo troppo basso, sai anche che troppo spesso hai pensato che sei dove sei grazie solo a te stesso.

La tua capacità personale nelle relazioni e le tue doti tecniche sicuramente fanno il 60% di ciò che sei, io credo che un buon partner colore possa darti un altro 15%. Credo anche che un “sistema colore” invece possa potenziare il restante 40% per farti esprimere al massimo delle tue possibilità, PRIMA IN CIO’ CHE FAI ovvero il colore e poi in tutto il resto che realmente serve ma perde ogni consistenza man mano che il colore scarica, sbiadisce, vira, si scalda troppo, si opacizza in un tempo che la cliente non è più disposta a tollerare.

Se hai delle esigenze specifiche nel colore e vorresti specializzarti ulteriormente per ottenere obiettivi colore superiori stai sicuramente capendo il messaggio che voglio lanciarti anche se in modo provocatorio. Potrebbe essere il caso di conoscerci, senza impegno e senza dare nulla per scontato ma potremmo parlarne.

Giovanni Gasparetto