Chi altro ha paura di fare la fine del DeadMall?

San Jacinto Dead Mall 002Ho voluto scrivere questo articolo dopo aver letto questa notizia che mi ha colpito, certo i saloni non sono dei centri commerciali, magari ce ne sono all’interno di questi, tuttavia il focus dell’articolo è nella scelta che compie il cliente e questo interessa tutti.

La notizia la puoi trovare QUI e fa un’analisi del perché  può capitare anche al tuo salone nonostante il marketing!

Ti dico da subito che i 60 centri commerciali che stanno per chiudere lo faranno quasi certamente e a nulla serviranno le strategie di marketing per salvare la loro reputazione, semplicemente per il fatto che sono già stati identificati dai clienti solo per il prezzo, nulla più.

Potranno decidere se abbracciare il mercato verso il basso prima di tirare le cuoia oppure se rifarsi la facciata completamente e attirare clientela medio alta per riposizionarsi, l’unico modo per fare queste due scelte sarà cambiare prodotto.

Il problema principale non è l’allestimento del centro commerciale più o meno moderno, non è la location (non esistono in questi Mega Centri problemi di parcheggio), non è nemmeno nei servizi aggiuntivi che questi possono offrire una volta che ci sei all’interno: sale giochi per bambini, fast food, ristoranti, cinema multisala ecc. L’unico vero problema è il loro PRODOTTO!

Attenzione, se anche tu non hai il giusto sistema colore in salone che dia credibilità alle tue proposte colore i servizi aggiuntivi (rivendita per il mantenimento a casa, ricostruzioni, creme trattanti, unghie …) soffriranno o non verranno venduti semplicemente perché il cuore della tua attività non li fa decollare.

Il sottotitolo dell’articolo infatti recita “i poveri vanno ai discount, i ricchi preferiscono i negozi e le catene chic. Un centinaio di questi centri ha già chiuso o sta per farlo: pesa la crisi della famiglia media” E tu chi attiri nel tuo salone?

  • Il povero
  • la famiglia media
  • il ricco

E’ opportuno che ti affretti a fare un’analisi della tua clientela e che ti attrezzi di conseguenza perché il parallelo con un’Italia che sta affondando e’ presto fatto.

  • Se l’anno scorso anche tu hai lavorato mediamente 10 ore al giorno e non ti sei permessa/o giorni particolari di ferie,
  • Se anche tu hai faticato a far fronte ai continui salassi dei costi fissi che arrivavano sotto forma di bollette, f24, contributi, versamenti IVA, costo del personale, e via discorrendo
  • Se anche tu hai avuto problemi a fare aggiornamento e non hai potuto fare formazione di valore per il tuo lavoro proponendo alle tue clienti solo quello che anche loro potevano trovare su internet
  • Se anche tu, in caso di influenza sei costretta a scegliere tra lavorare con 40 di febbre o chiudere il salone

Allora devi assolutamente rispondere a queste tre domande:

1) Quello che ti succede oggi in salone E’ esattamente quello che volevi quando hai deciso di aprirlo?

2) Quali clienti stai attirando?

3) Hai un sistema per portarli a comprare ripetutamente i tuoi servizi? Senza che ti contestino il prezzo al quale glieli proponi?

La cosa più urgente che devi fare e’ rispondere alla prima domanda, lo dico per te, in quanto solo tu sai veramente se hai raggiunto il tuo sogno, se ce la stai faticosamente facendo o se hai semplicemente smesso di sognare e ti ritrovi a lavorare per un titolare chiamato STATO.

Poi esamina bene chi sono le tue attuali clienti e chiediti: quale tipologia di clientela frequenta il tuo salone ad oggi?

Se sei un salone che attira poveri – stammi alla larga! – no dai a parte gli scherzi, magari attiri poveri e quindi pratichi tariffe che appartengono a quel mercato,magari sei soddisfatta/o di quello che ottieni, ma non e’ il mio mercato, non ho la strategia giusta e non so che dirti.

Se sei un salone che attira clientela della fascia media devi fare un’ulteriore suddivisione tra loro e separare quella medio-bassa dalla clientela medio-alta (siamo in Italia e quindi questo va fatto!). Il tuo orientamento sarà determinato da questa distinzione ulteriore.

Ovvero: se hai più clientela fascia medio-bassa (allarme rosso attivato – devi dotarti di un sistema che ti permetta di correggere da subito il tiro). Se hai più clientela di fascia medio-alta va già meglio e passi al punto due.

Se sei un salone che attira clientela di fascia alta devi valutare il punto due al netto di eventuali incassi provenienti dalle tue possibili collaborazioni, mi spiego meglio:

se sei un parrucchiere che attira clientela ricca:

  1. a) non e’ detto che tu sappia farli spendere per i tuoi servizi quanto potrebbero o sarebbero disposti a spendere, ovvero può esserci margine di miglioramento, magari semplicemente sei sprovvisto di un vero e proprio metodo o di un sistema colore che ti permetta di incrementare ulteriormente le tue entrate (e la tua reputazione sul mercato)
  2. b) se sei già stato ricercato per le tue doti da un’azienda che ti ha proposto di fare pedane o show, devi scorporare questi incassi extra dall’utile che produce il tuo salone perché non lo produce lui ma tu, si hai capito bene, parlo a livello stilistico (diverso e’ il discorso collabori tecnicamente con qualche azienda)

– se pensi che tu e il tuo salone siate la stessa identica cosa (hai ragione ma sei rimasto un po’ indietro e ti consiglio di seguirmi sul blog se un domani vorrai avere più tempo libero) per farci cosa!? Quello che vuoi: vedere crescere i tuoi figli, stare con il tuo compagno o con la tua amante, dedicarti al tuo hobby preferito, seguire il tuo salone da direttore d’orchestra dedicandoti ad incrementarne i risultati

Una volta individuato quali clienti attiri resta da analizzare esclusivamente se sei soddisfatta/o anche del risultato economico ed è tutto OK, oppure se ci sono possibili margini di ulteriore miglioramento, oppure non sei per nulla soddisfatta/o di cosa ti resta in mano alla fine di ogni mese, e di ogni anno e vuoi finalmente prosperare con il tuo salone.

Hai un sistema per portare le clienti a comprare ripetutamente tutti i tuoi servizi senza che ti contestino il prezzo al quale glieli proponi?

Hai un sistema colore che mantenga impeccabilmente, assieme alle tue competenze di colorista, la promessa che fai alla cliente e magari ti permetta anche di:

  • Decidere da cliente a cliente quanto deve durare un servizio, a seconda di quanti passaggi la cliente in oggetto effettua nel tuo salone
  • Ti permetta di far rientrare prima in salone, alla ricerca di quel servizio particolare, la cliente che verrebbe meno per vari motivi che non posso affrontare ora altrimenti dovrei cambiare articolo
  • Permetta a te e al tuo staff di fare spontaneamente quello che in gergo viene definito UP SELLING (offrire qualcosa di maggior valore rispetto alla scelta iniziale fatta dalla cliente e che alla cliente costa di più ma lei paga volentieri. Es. la cliente entra per coprire una semplice ricrescita ed esce – pagando di più e soddisfatta – con una ricostruzione del colore)
  • Permetta al tuo salone con semplicità e immediatezza di fare quello che in gergo viene definito CROSS SELLING (aumentare l’acquisto della cliente mettendo a disposizione servizi collegati con la scelta d’acquisto iniziale. Es. la cliente entra per coprire una semplice ricrescita ed esce – pagando di più e soddisfatta – con un bilanciamento su lunghezze e punte e un successivo appuntamento per piega e new-blonde)
  • Ti permetta di lavorare sulla struttura del capello mentre lo colori e sul colore mentre lo stai ristrutturando
  • Ti specializzi come riferimento per tutte le clienti con i capelli lunghi della zona

Se non hai tutto questo devi inevitabilmente rivalutare anche il PRODOTTO, si si, hai capito bene.

Il prodotto che acquisti e come lo lavori dà un’identità al tuo salone in zona e lo identifica presso le clienti.

Se vuoi veramente fare la differenza nel mercato, devi cominciare a fare qualcosa che non hai mai fatto fino ad ora, semplicemente perché non ne conoscevi l’esistenza o perché hai giustamente cavalcato l’onda più grande, quella della semplice e banale copertura dei bianchi.

Non sto dicendo che non devi più utilizzare il colore ad ossidazione, sto dicendo che devi dotarti di un “sistema colore” che non sia solo ad ossidazione nel vero senso della parola … quindi tu non ce l’hai ancora se quando colori poi:

– pettini le lunghezze con un unico colore, lo stesso che hai preparato per la ricrescita anche se solo gli ultimi 5 minuti e anche se solo al lavateste con acqua;

– pettini le lunghezze con lo stesso colore che utilizzi per la ricrescita ma a volumi più bassi;

– pettini le lunghezze con riflessanti ad ossidazione che smuovono pochissimo la base naturale;

– utilizzi schiume colorate che non garantiscono durata;

– utilizzi pigmenti pronti che se ne vanno tra il primo e il quinto lavaggio;

STO PARLANDO DI UN ALTRO SISTEMA, UN “SISTEMA COLORE” …

Vuoi sapere come? Guarda le mie ultime testimonianze, chiedi ai tuoi colleghi in giro per l’Italia cosa vuol dire avere la forza di un gigante che lavora solo per te. Questo vuol dire che tu devi accettare il cambiamento lavorare sodo – che tanto già lo fai – per diciamo 6 – 8 mesi, e riposizionare il tuo salone in una fascia non attaccabile dalla crisi.

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