E’ indiscusso che nel momento in cui stai per scegliere un partner per il cuore del tuo salone, parlo della parte tecnica, il colore – tema caro a questo blog -, hai sicuramente l’imbarazzo della scelta tra tantissimi fornitori diversi.
Il mercato ti offre di tutto e di più e tu spesso ti ritrovi a scegliere in base ad un sistema di acquisto che ormai è diventato confidenziale e ti sembra quello giusto:
- compri dal venditore che ti sta visitando più spesso
- compri dal venditore che ti è meno antipatico ma sai che non ha un’azienda particolarmente forte sul colore
- compri da quello che tu pensi sia il leader di mercato anche se ti è antipatico
- compri in sicurezza da un’azienda locale (grossista o terzista – vuole dire che fa colori anche per grossisti)
Questi quattro modi di comprare hanno tutti in comune un limite: “l’aziendalese” e qualsiasi tua scelta porterà un malsano virus nel tuo salone.
UNA COSA CHE DEVI ASSOLUTAMENTE SAPERE SULLO STILE ITALIANO
La maggior parte delle aziende e dei negozi (magari ci troverai qualche affinità capitata anche a te in prima persona o avendo perso un “braccio”) in Italia nascono come copia di una copia. Questa considerazione non vuole essere né un’offesa tantomeno una critica ma si sofferma su un aspetto tecnico che potrebbe avere creato qualche problema anche a te.
Magari sei incappata/o in un fornitore di questo tipo, magari hai tu stesso fatto o – peggio ancora – stai facendo questo percorso:
- spesso aziende e negozi in Italia nascono in questo modo: io sono il venditore o il direttore commerciale di un’azienda o il lavorante di un salone, sono quello che si occupa di vendere il prodotto o di fare consulenze alle clienti, nella mia testa penso “se non ci fossi io! Lavoro tanto per lui e porto a casa poco”, “il mio titolare mi sfrutta …”.
Succede che dato che sono anche IO che mando avanti l’azienda o una parte di essa con il mio titolare, mi esaspero di lavorare per un’altra persona che mi rompe anche le scatole dalla mattina alla sera e quindi la VENDOTUTTOATTUI Srl o Snc.
Cosa vuol dire? In Italia significa che io apro la stessa identica azienda o lo stesso negozio di fonte al mio titolare o nella zona dove prima vendeva il mio capo “vado dai clienti che avevo prima con il quale lavoravo e faccio quello che ti faceva il mio capo, ti chiedo di meno e in più ti do un’assistenza migliore, magari aggiungo anche un’altra cosa …”.
Comincio a parlare l’”aziendalese” come il mio capo e come lui faccio il listino, cerco uno stilista, re-invento una collezione, ri-maneggio un colore ad ossidazione … copio e incollo.
“Aziendalese” significa nessuna idea veramente differenziante, che non porta a nessun brevetto veramente differenziante, che può funzionicchiare nei primi tempi ma non nel lungo termine, che va bene quando tutto va a gonfie vele ma quando il vento cala …
Il venditore che ti sta visitando più spesso, quello meno antipatico, quello che tu pensi sia il leader di mercato e l’azienda locale se scegli cercando sicurezza tra i “tuoi” perché tu passi 12 ore a spaccarti la schiena in salone ricoprendo mille e duecento ruoli diversi nella giornata non sono la scelta giusta.
Tra i mille e duecento ruoli che ricopri si è persa la tua essenza e forse anche parte della tua felicità, sicuramente è stata nascosta la tua specializzazione.
Il limite che hanno in comune queste quattro possibilità di acquisto quando parliamo di mondo colore è che:
- non ti rappresentano come persona
- non ti rappresentano come artigiano
- non ti rappresentano come parrucchiere
e ti proporranno tutte soluzioni parlando “aziendalese”, a volte camuffato da tue esigenze di marketing, a volte camuffato da accordi con la tua categoria (che fa sempre i tuoi interessi?), spesso con soluzioni generiche che propongono a tutti e che finiscono con il personalizzare solo lo svuotamento del loro magazzino dentro al tuo.
Diciamocelo francamente, nel mondo colore tu cerchi un partner tecnico che ti liberi da vincoli e limiti e ti permetta di esprimere il tuo lato creativo ed artistico su tutte le teste, delle clienti che hai e anche su quelle che non hai, per emergere ed importi sul mercato e questo ti spinge a cambiare comprando dal tuo nuovo fornitore il suo limite e il suo vincolo.
Tradotto in parole povere, devi far scegliere al colorista che è in te il nuovo fornitore colore per capire cosa ti permette di fare con il colore e cosa invece ti nasconde ovvero cosa non ti permette di fare con il colore.
In parole ancora più povere, il nuovo colore se è la copia della copia della copia di un colore solamente ad ossidazione o senza ammoniaca non porterà nuovi servizi in salone, non muoverà verso l’alto il tuo listino, non ti permetterà di far percepire alle tue clienti che hai messo un’altra marcia.
Potrà risolvere momentaneamente problematiche di copertura dandoti risultati più facili da correggere, ma sei veramente libera/o di colorare come vuoi tu?
Quello che non riesci a fare con il colore, tutte le volte che hai una perplessità rispetto ad un risultato – anche quando non è così palese per la cliente e lei non te lo fa notare ma tu senti un pizzico nella pancia – tutte queste volte sei costretta/o a rinunciare a qualcosa.
Un esempio è il tuo reparto tecnico fatto di tanti diversi pezzi che ritieni siano le punte di diamante dei vari venditori che sono passati nel tuo salone, chi è forte per la copertura, chi per il riflesso, chi per la maschera, ecc. e tu hai masso insieme il tutto per poterti esprimere appieno senza limiti “aziendalesi”.
Hai strutturato un tuo personale sistema che però ha delle complessità di tipo tecnico e anche di tipo commerciale, ma questo lo approfondirò un’altra volta, ti basti sapere che ti costa di più rispetto a un “sistema colore” già pronto e collaudato.
- il venditore che ti sta visitando più spesso sta facendo il suo lavoro, vendere, ma quali sono i suoi casi di successo (intendo i tuoi colleghi che battono la crisi ogni giorno con i suoi servizi colore) la superano annaspando tra le onde o la battono prosperando, le teste colorate che hai visto in giro della sua azienda ti entusiasmano? Sono il tuo futuro? Quanti e quali nuovi servizi colore potrai inserire nel tuo salone rispetto al tuo attuale listino?
- il venditore che ti è meno antipatico la capisco come scelta ma è irrazionale, di pancia, sai già che la sua azienda non è forte sul colore (altrimenti saresti già sua cliente colore) dovrai sempre aspettare conferme da un risultato colore che come artigiano non ti può mentire e come esperienza l’hai già fatta una volta e ti ha portato dove sei ora! E stai cercando un’alternativa
- quello che tu pensi sia il leader di mercato anche se ti è antipatico attualmente è più in crisi di te perché quello che ti propone (a mio parere) è l’essere complice del danno più grande arrecabile a tutto il settore – e molti tuoi colleghi se ne sono accorti, pur avendo dato inconsapevole fiducia per anni – a chi tutt’oggi sfrutta la categoria vendendo direttamente anche alle tue clienti finali tramite grossisti e supermercati
- la sicurezza di un’azienda locale (che sia un grossista o un terzista – vuole dire che fa colori anche per grossisti) può darti la sensazione di giocare in un campo conosciuto con volti, accenti, usi e modi di fare che parlano la stessa lingua del tuo mercato: ma quale forza di ricerca e sviluppo ti porta in salone? Le sue novità sono quasi tutte tecniche colore o è tecnicamente il suo colore che ti fa fare la differenza sulla struttura dei capelli delle tue clienti? Dispone veramente di una tecnologia che permette a te come colorista di ottenere qualsiasi risultato tu abbia in mente? Anche su lunghezze e punte?
Tutti e quattro si presentano da te felici di vendere – e ci mancherebbe altro – ma chi di loro sta parlando veramente alla tua anima coloristica?
- chi ti sta visitando più spesso ti ha già presentato quasi tutto il suo portafoglio, non hai ancora comprato da lui ma ti ci affidi per una parte così importante del tuo salone? Solo perché è più confidente? I super schiarenti lasceranno il solito giallone?
- chi ti è meno antipatico ha certamente un punto in più ci mancherebbe, ma in questo caso cosa dice la tua anima colore? La copertura è garantita sempre? Se si cosa ti permette di offrire di diverso e in più rispetto alla copertura dei tuoi 3 concorrenti diretti più vicini in zona? Comincerai o confermerai il tuo successo?
- il leader di mercato, oltre ad aver venduto a chiunque il tuo colore professionale ti è anche antipatico! Cosa ti attira di più come artigiana/o il marketing o l’aspetto tecnico che non ti possono dare con colorazioni solo ad ossidazione?
- l’azienda locale ti renderà diversa/o dagli altri tuoi 10 concorrenti in zona? Hai mai sentito parlare tra i mille corsi fatti della zona di comfort?
Se cerchi un partner tecnico che ti svincoli dai limiti aziendali e tecnici dei colori che hai utilizzato fino ad oggi ma che non ti soddisfano al 100% e vuoi poterti esprimere per quello che sei e senti rispetto al colore e che sai veramente di essere in grado di realizzare come colorista, allora devi dotarti di un “sistema colore”.
Un “sistema colore” che una volta fatto tuo nel suo aspetto tecnologico con la giusta formazione, consapevole di dover affrontare un nuovo cambiamento, e l’aggiornamento costante e semestrale ti permetta di esprimere la tua vena artistica personale e prescinda da qualsiasi discorso “aziendalese”.
Tutti i venditori ti parlano in “aziendalese” ovvero nel modo in cui vengono pompati durante i meeting che preparano le sessioni di vendita, il fatto è che dovrebbero invece parlarti come colorista. Tu a che punto sei?
Da anni a tutti i corsi che vai a fare ti ripetono che in salone tu sei: l’ufficio acquisti, l’ufficio vendite, l’amministratore, l’operaio, l’ufficio paghe, l’ufficio del personale, lo psicologo, l’impresa di pulizie, l’arredatrice, la pubblicitaria, l’esperta di marketing … non pensi che si sia persa di vista la tua figura originaria di artigiana?
La definizione storica, riconosciuta anche dai vocabolari della lingua italiana dice ”chi esercita un’attività (anche artistica) per la produzione (o anche riparazione) di beni, tramite il lavoro manuale proprio e di un numero limitato di lavoranti, senza lavorazione in serie, svolta generalmente in una bottega …”.
Ecco, rivolgendomi all’artigiana/o che c’è in te ed in particolare alla sua accesa passione per il colore, quando parlo di un “sistema colore”, intendo un sistema che ti permetta all’interno della tua bottega tramite il tuo lavoro manuale ed artistico di comporre capolavori unici, non in serie né riproducibili, non solo per il tipo di tecnica applicata ma anche per il tipo di struttura ottenuta nella produzione o nella riparazione dei capelli delle tue clienti tramite un “sistema colore” che permetta di farlo colore dopo colore.
Riscoprire, al di là e sopra a tutte le competenze che hai acquisito in questi anni, e che ti hanno portata/o a confrontarti con gli “aziendalesi” il tuo profondo e radicato cuore colore, artigianale e semplicemente tuo. Esclusivamente tuo, personalizzabile perché privo di limiti.
Ecco perché un “sistema colore” che ti permetta di ottenere i risultati desiderati senza limiti se non quelli imposti dal tuo sapere di artigiana/o e dal gusto personale, e che ti permetta di esprimerti in modo unico, come personalizzazione estrema del tuo lavoro, differente da tutti gli alti 10 concorrenti della tua zona è altamente differenziante e ti può portare sopra un mercato ormai indistinto e generalista.
Un mercato generalista perché utilizza un colore che è solo ad ossidazione.
Se fino ad oggi hai cambiato colore per passare da un colore semplicemente alcalino ad un altro colore semplicemente alcalino, prima tedesco, poi francese, poi belga, poi spagnolo, poi locale … e pensi che non ci possa essere altro nel mercato, ti sbagli!
Se fino ad oggi ricordi cosa ti dicevano a scuola in merito all’alcalinità e all’acidità e tutte le aziende che ti visitano ormai ti hanno presentato colori ad ossidazione fatti queste domande:
- la ricrescita delle tue clienti a volte è disuniforme o più opaca di un tempo?
- le lunghezze e punte delle tue clienti scaricano prima ed in modo differente o viceversa sono molto stabili ma non sempre riflessate?
- i pigmenti pronti li utilizzi solo come intensificatori o correttori e non li valorizzi a listino?
- i servizi colore che hai oggi a listino nel tuo salone sono meno di 8?
Se hai risposto con almeno tre si chiediti se veramente come colorista oggi ti senti appagata/o dal tipo di risultati che ottieni attualmente sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico.
La tua percezione di te stessa/o come colorista combacia con l’idea di successo che avevi quando hai aperto il salone?
Ad oggi offri a tutte le tue clienti servizi colore specifici su lunghezze e punte?
Se senti di avere ancora qualche limite comprato dai tuoi fornitori, puoi liberarti dotandoti di un “sistema colore” fatto su misura di artigiano da un gigante del settore.