Quando diversi anni fa hai pensato di metterti in proprio e aprire il tuo salone non avresti mai pensato di trovarti in certe situazioni che invece oggi consideri la normalità, quello che ti ha mossa/o ad aprire è una bella idea partita dalla mente e passata per l’anima che si chiama passione.
Dal 2008 la mappa mondiale del lavoro si sta ridisegnando in tutti i settori, il tuo compreso, e ti ha messo davanti a una diversa e più dura realtà rispetto a quello che è il tuo sogno di salone ideale:
– anziché essere titolare nel tuo salone a volte pensi di esserne schiava/o;
– anziché incassare utili di fine anno ti ritrovi a pagare IVA ed F24;
– invece di consolidare la tua crescita circondandoti di operai devi ripiegare su stagisti che costano molto meno e rendono molto meno in termini di prestigio verso le clienti
– avere il personale altamente qualificato che sogni nel tuo salone passa per l’incerta formazione dell’apprendista che ha tre incognite: 1. è motivato a fare questo lavoro dalla passione? 2. rimarrà con te dopo il terzo o quarto anno? 3. ci sarai ancora tra tre quattro anni?
– invece di dedicarti del tempo, per te e la tua famiglia, sei sempre più spesso impegnata/o in salone;
– al posto di rinnovare l’arredamento e comprare dai migliori del mercato devi fare i conti tutti i mesi per non rimanere schiacciata/o dai costi sempre più alti.
Il punto è che sei veramente creativa/o quando le condizioni che ti circondano sono speciali, come quando hai aperto, quando riesci a fare lavorando anche le cose che ami come seguire i tuoi figli, avere rapporti umani speciali anche con le clienti, avere un ambiente di lavoro stimolante e non con l’arredamento di otto anni fa perché non puoi permetterti di rinnovarlo.
Quando sei stanca/o perché ti ammazzi di lavoro dodici ore al giorno, sei creativa/o? NO
Se hai litigato con il tuo partner perché sei sempre in salone per far quadrare i conti sei creativa/o? NO
Dover rincorrere le scadenze al posto di generare profitti e utili ti rende creativa/o? NO
Eppure se ti giri indietro nella tua lunga o breve carriera vedi tanta strada fatta e tanto impegno speso anche in investimenti:
1. Hai aperto un salone investendo una cifra per te sicuramente importante (magari facendoti aiutare dalle risorse della famiglia);
2. Hai impostato il salone pronto a servire i clienti a 360°:
– investendo in formazione per il taglio,
– facendo un magazzino colore fornito di molte nuance,
– allestendo una poltrona del salone dedicata al maschile
– preparando una cabina riservata per il curativo
– offrendo un servizio di piccola estetica
– comprando l’impianto per rifinire i servizi con il giusto trucco
– completando le spese investendo sul servizio unghie e smalti
3. Hai formato ed educato nuove leve a questo lavoro, la più anziana di loro potrebbe anche aprirsi oggi il proprio salone.
E come mai allora ti ritrovi, pur avendo fatto tutto quello che bisognava fare, con un’esposizione bancaria chiamata quando va bene fido, un magazzino non congruo rispetto agli studi di settore e costi di personale alle stelle?
C’è un problema: sei un artigiano spinto a ritmi industriali e stai per fondere, per sbiellare, per fare BOOM!.
Il bello, o brutto, dipende da come la vedi è che questi ritmi industriali non li hai scelti tu, ti sono stati imposti nel tempo:
1. dal salone da cui provieni, se il tuo ex-titolare (il più rappresentativo di quelli che ti hanno formato prima di aprire il tuo salone) è un parrucchiere formato negli anni ’80 o ’90, ti ha formato per un mercato che non esiste più
2. dal tuo attuale fornitore ancorato ai ritmi, agli ordini e ai consumi dei saloni degli anni ’80 e ’90 e ti vende ancora confezioni da 12 pezzi l’una come se tu potessi assorbire un magazzino da anni ’80, appunto!
3. dal tuo passato che non si ripete (se sei invece un salone nato negli anni d’oro), quando cioè macinavi pagine della tua agenda con clientela che spandeva soldi senza fare le valutazioni che si fanno oggi prima di spendere, quando il mercato tirava per tutti e quindi anche per te.
Negli anni ’80 e ’90, il mercato andava a gonfie vele per molti saloni e con il giusto impegno era tutto sommato facile avviare un salone con discreti se non ottimi risultati dal punto di vista economico.
I clienti facevano la fila fuori dal salone, arrivavi a tirare su la saracinesca di venerdì o sabato e ne trovavi già due o tre ad aspettarti per la permanente e la piega. E’ nata l’esigenza di razionalizzare il lavoro, per sfruttare al massimo le tempistiche rispetto al numero di clienti che affollavano l’attesa.
– hai imparato a gestire l’agenda appuntamenti (si riceve su appuntamento)
– hai imparato a coordinare il lavoro del salone “sfruttando” i tempi di posa del colore
– hai assunto personale per far fronte alle esigenze di tempistica delle clienti che arrivavano da un mercato yuppies e rampante,
– hai industrializzato la tempistica del salone per sfornare il più alto numero di clienti possibile e hai fatto inconsapevolmente della velocità un valore che le clienti di oggi ti richiedono quasi imponendotelo e fai fatica a gestire questa loro richiesta
A riprova di quanto dico basti pensare alle colorazioni che qualche hanno fa si sono affacciate sul mercato – per cercare di soddisfare un’esigenza molto sentita – e ti promettevano un risultato colore in 10 minuti.
COME RINASCERE IN QUESTO MERCATO?
Comincia con il chiederti quali sono veramente i servizi di tua competenza e per i quali le clienti ti possono riconoscere nel mare della concorrenza generalista che oggi ti impedisce di essere notata/o.
Il tuo servizio artigianale è considerato nobile dalle tue attuali clienti o sei un anche tu diventata/o un applicatore industriale di colore?
Domandati e analizza quale tipologia di clientela stai attirando negli ultimi mesi nel tuo salone e confrontala con il tipo di clientela “ideale” che vorresti avere nel tuo salone, quante clienti corrispondono alla tua cliente ideale?
Nel kaos dell’attuale mercato è in essere la partenza di un secolo d’oro, di un nuovo modo di concepire il mercato. Un seme sta germogliando, torna ad investire nei grandi ideali e nelle visioni che ti hanno spinta/o ad aprire il salone.
Riscopri l’artigiano che c’è in te, in ogni suo aspetto e basa il tuo rinascimento su questo valore altissimo che il mondo ci riconosce. Ce lo riconosce a tal punto che esistono in Italia realtà industriali che fatturano milioni di euro e basano il loro successo sull’artigianato di tutta la loro filiera produttiva,
Il nostro paese è conosciuto nel mondo con il “Made in Italy”, un marchio che contraddistingue le nostre produzioni. Il carattere distintivo di questo marchio è la produzione non industriale ma quella artigianale fatta di pochi pezzi, esclusivi, non riproducibili facilmente, ai quali si è dedicato del tempo e molta cura del dettaglio e del particolare.
La Dallara, società italiana che produce macchine per la Formula 1 e per altre categorie di gare, produce cioè un bene di lusso, ha un capitale di 12 milioni di euro interamente versato e i suoi operai-artigiani per fare i telai di questi gioielli da corsa tagliano il carbonio a mano con delle forbici.
E tu? In cosa sei diversa/o da tutti i tuoi concorrenti? Se pensi che anche da te ci si aspetta come clienti dei lavori speciali. Il colore deve essere maestro del tuo mestiere.
Se vuoi riscoprirti e rinascere come artigiano devi dotarti di un “sistema colore” che sia in grado di ridare lustro alle tue mani e alla tua creatività di colorista.
Se non vuoi più rincorrere costi, scadenze, servizi, clienti: devi dotarti di un “sistema colore” che faccia quello che tu gli dici di fare con la precisione dettate dalla tua maestria artigiana e che ti permetta in quanto sistema di ottenere una RINASCITA:
– di far rinascere in te la capacità di offrire servizi colore esclusivi su lunghezze e punte che ami da sempre e che amano anche le tue clienti e per questo saranno disposte a spendere ripetutamente nel tuo salone
– di far rinascere la tua capacità di attrarre la cliente ideale e non la cliente da coupon che vuole sconto in fretta, una cliente che si affidi alla tua artigianalità e sia disposota a pagarla
– di far rinascere, assieme alla tua, la capacità dei tuoi collaboratori nel chiedere tempo giustificato per un servizio unico ed economicamente appagante per la cliente e per il salone
– di far rinascere il tuo tratto distintivo come colorista di zona specializzato su medie lunghezze e punte mentre i tuoi colleghi si affannano a tagliare preziose chiome giovanili
– di far rinascere la tua voglia di crescere con consapevolezza e produrre utili, linfa e vita di benessere tuo e del tuo staff
– di far rinascere la possibilità di dedicare tempo di qualità a se stessi e alla propria famiglia
Se vuoi modificare, semplificare o migliorare l’andamento del tuo salone e di conseguenza la tua situazione lo puoi fare tramite un “sistema colore” che ti permetterà di liberarti dalle problematiche classiche delle normali colorazioni ad ossidazione alcalina concentrandoti sull’essenza di ciò che sei,