Monthly Archives: July 2014

Dammi 5 minuti del tuo tempo e ti svelerò il segreto che ti tengono nascosto da sempre e ti costa l’80% in meno di incassi!

Hanno costruito il loro successo sulla pelle degli artigiani come te e ti tengono in ostaggio dopo essere diventati i leader di mercato.

Sviluppano e aumentano i loro dividendi anche se tu fatturi di meno, l’importante è che tu continui a lavorare per i loro esperti di marketing, per far loro pubblicità in modo che le tue clienti (“i consumatori” per il loro ufficio marketing) quando entrano nei supermercati o nelle profumerie sappiano cosa vogliono comprare:  Il LORO Marchio o il LORO Brand che hanno visto nel TUO SALONE!!

TopSecretClassified

Questa è la VERITA’ su come dagli anni ’70 in poi alcune aziende hanno costruito il loro successo economico, lasciando te con il cerino acceso in mano e si prendono anche le tue clienti in crisi, continuando a vendergli il colore che le clienti non fanno da te.

Se sei debole di cuore ti consiglio di NON continuare la lettura di questo articolo.

Dal 2008 quando hanno ufficialmente pubblicato il sito www.tuttocambiato.com ed è iniziata la così detta crisi, loro hanno fatto BINGO e si sono arricchiti continuando a vendere a te mentre vendevano contemporaneamente alle tue clienti tramite il supermercato o le profumerie.

Quindi in questi 6 anni di crisi se il tuo fornitore è una di queste aziende ha contribuito a far lievitare i tuoi incassi almeno dell’80%!

Provo a fartela più semplice e diretta.

Considerando che sono Società Per Azioni calcolano il loro guadagno su ogni azione.

Immagina i tuoi clienti come se fossero delle azioni, se tu guadagni 2.000,00 al mese e fai 200 clienti al mese, tolti i costi (luce, affitto, fornitori, tasse, lavoranti, commercialista, bar, ecc.) ogni tua azione/cliente crea un dividendo/utile di 10,00 euro che per 200 clienti al mese fa lo stipendio che ti porti a casa.

Osservando i dati dei loro bilanci, il risultato delle loro azioni è il seguente:

AZIENDA A: il dividendo/utile di ogni azione/cliente è passato da 0,35 del 16/01/2008 a 0,64 del 16/07/2014 con un incremento dell’82%

Ovvero come se il tuo stipendio fosse passato da 2.000,00 a 3.640,00 al mese.

AZIENDA B: il dividendo/utile di ogni azione/cliente è passato da 1,38 del 25/04/2008 a 2,50 del 29/04/2014 con un incremento dell’81%

Ovvero come se il tuo stipendio fosse passato da 2.000,00 a 3.620,00 al mese.

Se ti rispecchi perfettamente in questo quadro, mi complimento per la tua lungimiranza. Sicuramente questo articolo non fa al caso tuo, conosci molto di più di quanto io possa dirti e hai fatto benissimo ad investire nelle azioni di questi signori.

Se invece i conti non ti tornano perché il Tuo stipendio non è cresciuto in questi anni dell’80% ti consiglio di aprire gli occhi.

Perché è troppo importante per loro che tu non conosca mai questi dati?

Perché mentre ti mandano targhe commemorative per ringraziarti per la tua fedeltà cercano di legarti come un capretto prendendoti per il collo con:

a) Arredamenti che pagherai in prodotti per i prossimi 10 anni

b) Accordi con accademie più o meno blasonate e create ad hoc che paghi sempre tu

c) Facendoti concorrenza in altri canali di vendita:

    1. Mass Market
    1. Supermercati
    1. Profumerie
  1. Grossisti

Salvo poi offrirti “super-sconti” quando ti lamenti di questo con loro “così puoi fare delle promozioni anche tu”. Quello che conta per loro è che le TUE clienti continuino a vedere nelle tue mani e nel tuo salone il LORO Marchio …

Perché mentre ti propongono di acquistare colorazioni miracolose che poi sono costretti a cambiarti perché non funzionano, fanno il gioco delle tre carte e ti sfilano da sotto agli occhi le clienti più in difficoltà servendole direttamente sul loro carrello della spesa.

Dove sono finite le clienti travolte dalla crisi?

Stanno veramente non colorandosi più i capelli bianchi, o hanno semplicemente cambiato atteggiamento d’acquisto (per il loro ufficio marketing sono rimaste “i consumatori”) come direbbero quelli che studiano alla Bocconi?

–  Tu puoi vendere alle tue clienti un tubo di colore al prezzo al quale lo acquisti?

–   Vendendolo con un ricarico del 30% ci guadagneresti?

–   Vendendolo con un ricarico del 30% riusciresti a battere la concorrenza del supermercato o della profumeria o del grossista che lo vende a te?

Sia chiaro che io non sto giudicando nessuno, sto solo pensando che negli anni ’70, ’80 e ‘90 sicuramente poteva essere allettante appoggiarsi all’esperienza di un uno che ha fatto l’università, il “bocconiano”, per via dei vantaggi che il suo marketing poteva portare al tuo salone.

Ricordiamoci che tutto andava bene, quando tutto andava bene. Oggi però non è più così.

Resta il fatto che devo ancora incontrare un parrucchiere che abbia veramente fatto i soldi con linee di rivendita, pubblicizzate e vendute non solo nel suo salone ma anche nelle profumerie e nei supermercati.

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Ho incontrato invece parrucchieri che hanno fatto i soldi colorando, questo si, anche comprando il colore di chi poi gli è passato e gli passa tutti i giorni sotto le gambe, ma è coprendo i capelli bianchi che hanno fatto il grosso.

Nulla da dire a riguardo, dico solo che oggi siamo nell’era del www.tuttocambiato.com e se le tue clienti in crisi non sai più come trattenerle, sappi che hanno diverse opzioni alternative al tuo salone, se non ti differenzi nettamente.

Ti hanno insegnato che se le tue clienti si colorano con colori comprati al supermercato non otterranno bei colori come i tuoi, peccato che siano palle megagalattiche!

–   In realtà sono proprio loro a vendere vagonate di colori per la copertura dei capelli bianchi ai supermercati.

–   Non contenti né appagati dalle rendite azionarie continuano a vendere container di colori per la copertura dei capelli bianchi alle profumerie

–   Per fare alzare ulteriormente i dividendi degli azionisti vendono a contratto d’acquisto minimo camion di colori per la copertura dei capelli bianchi ai grossisti che a loro volta creano un’altra cascata.

Perché faccio questo?

Perché vedo affinità inquietanti: provengo dal turismo – dove ho ancora degli interessi – dove molti agenti di viaggio sprovveduti sono stati maciullati da politiche scellerate simili a quelle che ti sto svelando e che accomunano gli sciacalli del guadagno.

I Viaggi del Ventaglio, tour operator fondato nel 1979 è stato il tour operator che per eccellenza ha provato a “saltare” la mediazione degli agenti di viaggio inserendo la vendita diretta di pacchetti turistici ai clienti finali.

I siti internet vi diranno che la causa del fallimento de I Viaggi del Ventaglio è stato un prestito obbligazionario non rimborsato a seguito di una perdita su operazioni con titoli di borsa su derivati (quante parole difficili!!!), la realtà è un’altra.

I Viaggi del Ventaglio poteva essere anche salvata dalle maggiori vendite che non ha fatto perché ha tradito gli agenti di viaggio – che hanno smesso di proporlo – con un sistema che era articolato su più livelli:

–      Vendita di vacanze tramite le agenzie di viaggio – che facevano aumentare la visibilità del MARCHIO in tutto il territorio nazionale, (se ti ricordi per un periodo era il must!)

mi pare di riscontrare qualche affinità con fornitori di prodotti per parrucchieri su più livelli che traggono lo stesso vantaggio

–      Vendita diretta in villaggio di “Pacchetti Vacanze a Tempo” che il cliente consumava da 5 a 9 anni direttamente con il Tour Operator saltando l’agenzia

nel tuo caso potrebbe essere il SUPERMERCATO

–      Vendita diretta di multiproprietà dei loro villaggi di proprietà (compravi 2 o 3 settimane all’anno) che saltava anche in questo caso la mediazioni dell’agente di viaggio

nel tuo caso potrebbe essere la Profumeria

–      Vendita diretta on-line

nel tuo caso potrebbe essere il Grossista

Il 15/07/2010 veniva emessa sentenza e decreto di fallimento de “I Viaggi del Ventaglio”.

Un valido partner per gli agenti di viaggio è da sempre un conosciuto marchio che collabora onestamente con la categoria, la preferisce perché l’ha scelta fin da subito e la tutela.

Se prenoti sul sito internet di questo grande Fornitore per Agenzie – potresti scegliere un colore piuttosto che un altro -perfezioni poi la prenotazione presso un’agenzia di viaggi, dove solitamente lavorano dei PROFESSIONISTI!

NO ALPITOUR? Ahi Ahi Ahiiii!

Se noti delle affinità nei casi de “I Viaggi del Ventaglio”  con qualche tuo attuale o storico fornitore, sappi che stai contribuendo inconsapevolmente alla macellazione della tua categoria.

Io anche come agente di viaggio ho venduto I Viaggi del Ventaglio in buona fede, perché non sapevo cosa stavano facendo.

Se ultimamente ti è arrivata una targa o peggio ancora ti hanno detto che quei super schiarenti te li ritiravano loro “aggratis”… drizza le orecchie.

Se hai una figlia o un figlio che è bravino con le mani e ha il pallino del colore, ATTENZIONE perché gli stai minando il futuro a vantaggio del tuo fornitore che oggi non conosce crisi, e non sta facendo tutti gli sforzi i corsi e i cambiamenti che stai facendo tu per continuare a prosperare nel tempo.

So che probabilmente stiamo parlando di una ventina di marchi e che se ci affianchiamo anche i grossisti e i terzisti, con le loro limitazioni dovute al problema opposto ma sempre economico, la situazione del mercato appare ancora più triste.

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C’è però una bella notizia!

La colpa non è tua!

Queste cose ti sono state tenute nascoste e lo rimarranno, eventualmente ti diranno che io sono un poveraccio incapace, che attacca la concorrenza perché non vende.

La realtà è un’altra:

  1. Il salone è tuo e compri quello che vuoi, a prescindere da quello che dico io e io non sono l’unica alternativa
  2. Proprio perché sto vendendo, mi accorgo delle differenze sostanziali. In base a quello che mi chiedono i clienti.

Forse, come per gli agenti di viaggio, lavorare con chi non è specializzato per te solo perché ti può promettere cose che un grossista non potrebbe mai offrirti cose che tu pensi di non poter fare da solo, andava bene negli anni ’60, ’70 e ’80.

Oggi ti serve altro se vuoi sopravvivere alla crisi, il tuo attuale fornitore lo sta facendo anche piuttosto bene solo che a te non lo dice.

Dal 2008 ad oggi il dividendo/utile per azione/cliente è aumentato dell’80% perciò come vedi ti ha lasciato il cerino acceso in mano.

Lui è ancora presente davanti a te, continua a chiederti di comprare e prima che il cerino si spenga del tutto magari accende anche il lanciafiamme.

Se mi sto sbagliando di brutto tu anche hai incrementato nel tuo salone dal 2008 ad oggi dell’80% il tuo stipendio! IN QUESTO CASO SMENTISCIMI!

Ovvero se nel 2008 guadagnavi 1.000 euro al mese, a fine mese ti porterai a casa 1.800 euro, giusto?

Se non è così ti consiglio di NON chiedere spiegazioni al tuo attuale fornitore, ma di andare a guardare le mie testimonianze e valutare se te la senti di ri-fare fatica e ri-aggiornamento per toglierti da una situazione diventata generalista, non per colpa tua, e riposizionarti.

Se vuoi avere delle armi affilate solo per il te e vendute solo a te per poterti trovare nell’arco di sei mesi con una situazione rimarginata e nei mesi successivi incrementare i servizi colore anche del 40% (dipende da come sei messo ora) devi dotarti di un “sistema colore”  che oltre a rispettare le lunghezze e punte dei capelli delle tue clienti, rispetti te.

La mia MISSION è arricchire la vita del parrucchiere espressa nell’azienda che ho scelto di rappresentare sin dall’inizio e permanentemente in una relazione esclusiva con l’acconciatore.

Giovanni Gasparetto

P.S. Solo ed esclusivamente in questo articolo su questo blog ho creato una pagina dove ho tradotto il “papiello” che l’azienda che rappresento ha elaborato in un complesso percorso interno in diversi anni.

Il materiale che leggerai è una mia traduzione (capirai! Giapponesi che scrivono in inglese) ed è riservato. Tuttavia ho deciso di rendertelo disponibile – se sei un super pignolo e ti viene voglia di farmi le pulci -. Io lavoro con loro!

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Una storia d’amore per le lunghezze e punte

Questo articolo nasce da una storia vera che voglio raccontare e testimoniare, tu la conosci bene in quanto la vivi o da una o dall’altra parte come parrucchiere.

Tu sai da che parte sei, potrebbe essere il caso che sei stato da una parte della storia e ora sei dall’altra, potrebbe essere il caso che sei solo dall’altra e questo articolo può aiutarti a passare di qua.

“Tutto ciò che accade tu lo scrivi”, disse.

“Tutto ciò che io scrivo accade”, fu la risposta.”

Michael Ende – La storia infinita

Quando entri nel tuo salone spesso capita che par alcuni minuti sei solo tu, sei arrivato prima del primo appuntamento e il cliente non è li fuori ad aspettarti e allora la radio e la TV sono ancora spente.

Sistemi gli asciugamani puliti o li tiri fuori dall’asciugatrice, passi per la cassa – uno sguardo all’agenda – la tua o le tue lavoranti arriveranno tra poco e tutto comincerà ad animarsi.

Ti è mai capitato di chiederti se lo sviluppo del tuo salone è in linea con il sogno che avevi quando l’hai aperto?

Sono cambiate tante cose da quando hai aperto, non tutte in meglio, la maggior parte però si e spesso ti è capitato di valutare se il mercato aveva sviluppato qualche altro prodotto innovativo.

Il prodotto certo fa parte di una delle cose che analizziamo assieme ai clienti, ma solo dopo aver condiviso dei punti di vista fondamentali, di aver capito di avere una direzione comune e di avere fatto una distinzione fondamentale sul modo nel quale si vuole ottenere un certo risultato colore.

Da qui si possono monetizzare le soddisfazioni delle clienti trasformando i loro desideri in servizi. Lo fai tutti i giorni.

Un mercoledì sera, dopo l’orario di apertura al pubblico, stai parlando con un venditore. Il salone è già chiuso alla clientela ma il parrucchiere ha l’abitudine – come ogni buon titolare – di ingrassare il proprio cavallo e quindi è sempre operativo. Ha cioè la brutta abitudine, mentre parla con me, di rispondere al telefono del salone anche dopo l’orario di chiusura… il 98% delle volte sono appuntamenti, al che io non mi permetto mai di farglielo notare perché quegli appuntamenti sono utili anche a me.

Questa passione bruciante per il tuo salone ha fatto in modo che rispondendo ad una di queste telefonate ti sei imbattuto (ed io con te) nelle persone che entrano a far parte di questa storia da protagonisti, delle quali non farò i nomi – ma solo i cognomi (scherzo …!) – perché quello che conta è la loro storia e la morale che potete trarne è il perché dovreste farvi appioppare dal sottoscritto.

Come professionista il mio obiettivo è cercare clienti qualificati che siano sensibili come me, e il “sistema colore” che propongo, alle intime esigenze della loro attività e per conseguenza delle loro clienti colore.

Clienti che abbiano ben chiaro dove si trovano veramente i soldi in questo particolare momento economico, o che abbiano ancora voglia di scoprirlo, di aggiornarsi costantemente perché magari sono anche appagati e contenti del loro lavoro ma non si sentono arrivati.

Per una strana proprietà transitiva o per osmosi, vedi tu come vuoi leggerla, io faccio gli interessi dei miei clienti perché solo così sento veramente che sto facendo i miei interessi, il mio lavoro.

Così i miei clienti quando cominciano a fare gli interessi delle lunghezze e punte delle loro clienti, fanno maggiormente i loro interessi in termini di:

1)   soddisfazione finale delle loro clienti

2)   affari e servizi proposti in salone.

Servizi fidelizzanti e remunerativi, magari uno dei quindici servizi colore che il mio “sistema colore” permette di inserire nei loro listini con efficacia.

Ma veniamo alla storia!

Al telefono parla un ragazzo, che chiama per conto della sua fidanzata su indicazione di una cliente del salone (PASSAPAROLA CHE CAMMINA) chiedendo un appuntamento d’urgenza per una problematica. Nonostante il salone sia chiuso, li inviti a presentarsi e dopo poco tu e il venditore venite interrotti dal loro arrivo.

Non avevo mai visto l’imbarazzo di una ragazza, che era uscita dal salone nel quale era stata precedentemente piangendo, nel doversi presentare nuovamente ad un artigiano della stessa categoria.

Questo tra l’altro l’aspetto che mi ha colpito di più: tu che ricevi il disagio di una cliente con i capelli rovinati da un collega meno preparato – non sto dicendo che non si può sbagliare sia chiaro, ci tengo a precisarlo, chi lavora può sbagliare: è il come gestisci lo sbaglio che diventa diabolico – ti trovi a dover riacquisire una fiducia che sembri aver tradito tu stesso.

Ad ogni modo, questa bionda “mediterranea” con una base naturale non di altezza di tono propriamente norvegese, vuole per mia e tua comune fortuna quello che molte donne castano brune desiderano.

Vuole l’esatto contrario di quello che le ha donato madre natura (e in questo le donne non le capirò mai! È un aspetto che però adoro da quando vendo il mio “sistema colore”) vuole avere un bel biondo e lo vuole naturale – non nel senso che ci vuole diventare a forza di impacchi di fiori di gelsomino verde che cresce solo nelle tane dei pesci gattofante di acqua dolce del fiume azzurro nell’ansa del Dong! Lo sa bene anche lei che bisogna decolorare -.

Il salone dal quale proviene ha ottenuto questo risultato:

prima

Solitamente questo “risultato” per i tuoi colleghi che lavorano con il mio “sistema colore”  è un punto di partenza e non il risultato ottenuto, ovviamente lei non lo sa.

A te il resto delle valutazioni, sai certamente meglio di me cosa può essere successo, quali limiti puoi incontrare a volte nell’utilizzo di prodotti che hanno fatto delle promesse che non riescono poi a mantenere.

E la “pezza” ce la devi mettere tu salvo poi sentirti dire dal tuo attuale fornitore che: “… sei l’unica ad avere questo problema!”, e che se vuoi risolverlo devi fare questo, quello, quest’altro: e la tua cliente nel frattempo ti sputtana seduta da un tuo concorrente.

La cosa più grave è che ha già deciso di NON tornare nel tuo salone, TU rimarrai a chiederti come mai non è tornata oppure conosci il motivo e hai paura di affrontarlo?

Ti e’ mai capitato di non vedere più alcune clienti e non sai il perché? Hai mai provato a chiamarle?

Questa storia permette una visione da un’angolazione diversa della crisi.

La tua cliente non è scappata in supermercato per risolvere il suo problema, anche se poteva farlo dato che molti fornitori per parrucchieri vendono allegramente al mass market, ai supermercati e alle profumerie, oltreché al grossista.

La tua cliente non è andata su youtube.com a vedere cosa poteva fare da sola, anche se poteva farlo avendo una nipote con un po’ di manualità che una cuffia recuperata in un negozio “per parrucchieri o aspiranti tali” è capace a mettergliela in testa, con l’uncinetto poi ci è cresciuta a fare presine.

La tua cliente non è andata da un abusivo che lavora in casa per risolvere il suo problema spendendo meno, e poteva farlo visto che tu conosci nomi e cognomi di chi fa il tuo lavoro senza pagare un centesimo di tasse.

La tua cliente ha deciso di spendere i suoi soldi in un altro salone e non più nel tuo salone dove li spendeva normalmente. Ti ha lasciato per sempre?

Come gestire la frittata lo vedremo un’altra volta in un altro articolo, qui ti basti sapere che se hai fatto un corso “motivazionale” non ti servirà a nulla, non esiste una formula magica per ipnotizzare quella cliente a farle credere che il risultato è quello che lei ha desiderato.

Ora hai la possibilità di acquisire un nuovo cliente che è venuto da te su segnalazione di un tuo già cliente (PASSAPAROLA) sapendo che costi più del tuo concorrente che l’ha ridotta così e lei è disposta a pagare il prezzo del tuo listino per risolvere un problema.

La tua consulenza, deve essere tutta incentrata sul dover fare in modo che la cliente ri-acquisti fiducia nei confronti della categoria – per conto di tutti i tuoi colleghi dove lei poi un domani potrebbe andare (non dare per scontato l’appuntamento e l’acquisizione della cliente in quanto ti assicuro che lei e’ veramente traumatizzata) –.

E’ una questione di fiducia verso la professionalità (che dimostri durante la consulenza) e la specializzazione (provata dalla cliente che ha fatto il PASSAPAROLA), ti farà molte domande, darai molte spiegazioni della Tua personale filosofia e di come il salone colora il capello, spiegherai il “sistema colore”.

La cliente è arrivata fino a te grazie al PASSAPAROLA e di referenze il salone non ne ha quindi bisogno, tuttavia il livello di “delusione” ti assicuro e’ alto:

1)   fatica a guardarsi allo specchio,

2)   continua a domandare con mille domande diverse se il suo problema può essere risolto

3)   TU hai solo la tua parola e il PASSAPAROLA

4)   personalmente ci vedo un sacco di soldi per i miei clienti presenti e futuri,

Una bella opportunità da cogliere: poterti distinguere perché sai fino a dove ti puoi spingere, sapendo che fidelizzerai la cliente a tornare a spendere nel tuo salone.

Mentre molte decolorazioni hanno limiti di struttura del capello e di schiaritura, il mio“sistema colore” no. Lei e’ molto traumatizzata certo, 3 barrature e una tecnica indecifrabile come hai visto.

Una cosa va detta considerata: quali sono stati i problemi?

  1. Sapendo cosa avrebbe potuto causare una decolorazione troppo vicino alla cute sei rimasto lontano?
  2. Non ti fidi abbastanza della decolorazione che stai utilizzando?
  3. Non hai usato super schiarenti perché la base era molto “mediterranea” e si sarebbe aranciata troppo?
  4. I tuoi super schiarenti non tonalizzano adeguatamente complicandoti il lavoro anziché facilitartelo?
  5. Hai avuto problematiche nella rimozione della colorazione precedentemente fatta da qualcun altro o comperata al mass market, in un supermercato o in una profumeria?
  6. Non possiedi un sistema che rimuova il colore precedente inalterando la struttura del capello quindi lavori solo mescolando acqua e balsamo al decolorante e quindi con poca precisione e molta aggressività?
  7. Le barrature sono imputabili solo alla scarsa manualità della tua lavorante? O centra anche il fatto che ossidazione dopo ossidazione la struttura del capello è diventata non più uniforme e ha molte con sacche d’aria al suo interno e il tuo colore non le riconosce?
  8. Le punte le hai finite Tu o il colpevole era il decolorante che per il suo alibi non ha tenuto conto del fuso orario?

I saloni che collaborano con me vedono e risolvono abitualmente anche situazioni peggiori. Per la prima volta in vita mia ho vissuto una delle storie che i miei clienti abbastanza spesso mi raccontano.

Ovvero acquisire clienti nuovi grazie al PASSAPAROLA e perché cercati da clienti con esigenze specifiche pronte a non fare obiezioni sul listino prezzi ma esigenti in termini di risultato e durata del servizio che pagano.

Beh!! La nostra principessa del mediterraneo pugliese, in agosto si deve sposare, ha sistemato la sua situazione, addirittura si è vista un po’ troppo bionda è che lei aveva indicato un servizio che fosse un mix di questi due:

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è stata corretta velocemente alla fine del servizio e la sua felicità è questa

Dopo

prima

Si, alla fine è tornata in salone, ha scelto quella sera di fidarsi nuovamente, mettendosi in altre mani certo: crisi per un parrucchiere, prosperità per te.

Sono certo che tu in questo momento sei emozionata più dal punto di vista professionale per aver dato ad una donna la felicità di un colore desiderato e naturale, è tornata bella, sicura e sexy.

Io ci vedo anche prosperità per i prossimi anni, anche perché sono ancora giovane e pare non siano ben intenzionati con la mia pensione…

Non sto dicendo che chi ha perso questa cliente sia un fetente, né un ladro o incompetente. Non voglio con questo articolo fare il presuntuoso nei confronti della categoria, non voglio dire “solo con me puoi fare questo”! Con me lo puoi fare molto bene certo.

Se la stai percependo così ti consiglio di dare un’occhiata al blog, il mio obiettivo è un altro, è quello di evidenziare alcuni problemi che puoi avere e che con il mio “sistema colore” risolvo in maniera molto efficace.

E’ un “sistema colore” che si adatta al tuo gusto personale di colorista, che magari avresti fatto qualcosa di leggermente diverso, con la differenza però di non avere limiti imposti da colorazioni terziste o studiate per te e contemporaneamente per il supermercato.

Sto dicendo che c’è molto margine di crescita, sto dicendo che hai la possibilità di differenziarti e che il mercato ha preso assieme alla crisi una duplice direzione:

  1. Le clienti cercano servizi sempre più naturali, e sono disposti a pagarli
  2. C’è un secondo pozzo di petrolio nel tuo salone, e se sei bravino ad oggi l’hai solo intuito
  3. Noi siamo gli uomini sporchi e sudati che lavorano a quel pozzo da 25 anni! E c’è molta differenza tra trivella e trivella

La naturalezza che cercano le clienti è quella che io definisco “baby blonde”, certo poi ci sono le tecniche del momento e quelle che verranno, ma il “baby blonde” chiarisce la il colore a più dimensioni e la pienezza giovane e sana del capello che tratto, fino al secondo pozzo di petrolio.

Il secondo pozzo di petrolio, dove io sono altamente specializzato, sono le lunghezze e le punte (personalmente se non sei in presenza di personalità veramente adatte, ti sconsiglio da subito di NON tagliarle MAI PIU’ e di chiamarmi subito):

–      Il capello lungo si identifica con la gioventù, delle tue clienti giovani e anche delle tue clienti diversamente giovani

–      Il capello lungo indica un capello sano e aumenta la tua reputazione nel tuo mercato di riferimento

–      Il capello lungo richiede più cura e attenzione donandoti la possibilità di offrire molti più servizi colore rispetto a quelli che hai attualmente in salone

–      Il capello lungo permette di esprimerti molto di più, diffondendo una buona reputazione per te e il tuo staff, in termini di:

o   Taglio

o   Piega

o   Styling

o   Cura di cute e lunghezze

L’unica cosa devi dotarti di un “sistema colore” che ti permetta di inserire a listino molteplici servizi colore specifici per chi ha capelli lunghi, servizi colore altamente fidelizzanti e remunerativi.

Vuoi solo la riconoscenza da parte delle clienti in termini di fama? Fai tu! Credo che la soddisfazione di riportare il sorriso sul viso di una futura sposa e la serenità in una giovane donna sia importantissimo nel tuo lavoro, probabilmente non ha prezzo, fa parte di quelle gratificazioni che poi restano e ti fanno alzare tutte le mattine, anche la domenica e il lunedì magari per seguire aggiornamenti e formazione su nuovi prodotti.

Però c’è un problema!

Come ogni lavoro, anche tu dal tuo immagino che ti aspetti una giusta e soddisfacente remunerazione.

Anche il tuo lavoro va pagato e per fare questo se la tua passione bruciante incontrasse un “sistema colore”  efficace in questo senso anche tu potresti replicare il successo di molti tuoi colleghi ampliando il successo che già hai, confermandolo o riposizionandoti sulla tua clientela con più forza e soddisfazione.

Oppure finalmente puoi raggiungere il desiderato successo in piena libertà di scelta e di espressione del tuo essere colorista, senza limiti colore creati da fornitori che sfruttano la tua immagine per vendere tonnellate di colore nei supermercati, senza limiti colore creati da fornitori che vendono produzioni terziste che non ti differenziano.

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Se questa cosa ti piace continua a seguirmi qui sul blog, io come scrivo lavoro. Scherzando spesso con i miei clienti dico “dai Compra! Io Mantengo Quello Che Ti Promettono Gli Altri”!

Se hai un minimo di budget puoi anche fare una valutazione test, che non vuol dire rimanere mio cliente a vita se qualcosa non corrisponde con quanto ti sto dicendo, ma ti consiglio di dare un’occhiata alle testimonianze e in ogni caso dobbiamo prima conoscerci e valutare i tuoi desideri o le tue attuali problematiche.

Giovanni Gasparetto

Ringrazio per la collaborazione Corrado Equipe Parrucchieri

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Come il colore può crearti o risolverti problemi di tipo economico

Se anche tu hai uno, o più di uno dei seguenti, ti consiglio vivamente di leggere questo articolo:

–        Le tue bionde hanno capelli molto sfruttati

–        Spesso dopo avere fatto un biondo per più di una colorazione, poi proponi un taglio più alla moda per togliere le punte oramai andate

–        Decolori ancora a 40 volumi ma hai sentito che alcuni tuoi colleghi non lo fanno più da tempo raggiungendo comunque la schiaritura desiderata

–        Hai problematiche nell’utilizzo dei super schiarenti e il tuo attuale fornitore magari li ha dovuti ritirare dal mercato

–        Hai problematiche con i super schiarenti perché è complicato determinare il biondo in schiaritura

–        Hai problematiche con i super schiarenti perché le schiariture rimangono comunque calde / gialle

–        La maggior parte del tuo fatturato colore lo sviluppi solo nella copertura dei capelli bianchi

–        Ti ritrovi a non proporre certi servizi che le clienti ti chiedono, per non sfruttare troppo i loro capelli, ma ti piacerebbe poter esaudire sempre i loro desideri

E se contemporaneamente ti capita di fare queste 4 considerazioni:

–        Fai fatica ad alzare il listino colore

–        Hai qualche passaggio in meno

–        Hai problematiche nella gestione dei lavoranti

–        I costi fissi  (tutti quei costi che comunque devi sostenere a prescindere da quanti clienti entrano nel tuo salone) stanno diventando un problema

La situazione, vista così in modo molto crudo, sembrerebbe di difficile gestione: ho appena fatto il quadro di un salone che forse sta per chiudere o che per tutti questi motivi lo ha gia’ fatto. In realtà sono problematiche comuni, magari non tutte assieme, a molti tuoi colleghi. Sono sopportabili e gestibili fino a che si combinano tra loro nell’ordine di due massimo tre: rompono molto di più i “cabasisi” quando si presentano assieme e con frequenza.

Niente paura! Spesso in molti aspetti della vita, da quelli sportivi a quelli personali e professionali, le cose che funzionano di più sono le cose semplici. Ovvero la verità, che paga sempre, e la calma nell’affrontare le problematiche una alla volta. Con intensità certo e non con frenesia o compulsione. Quindi la cosa da fare in primis è tornare alle cose semplici, fare un passo indietro e ricominciare dai fondamentali.

Il rugby è uno sport complicato da vedere ed anche da giocare. E’ l’unico sport al mondo nel quale per andare avanti devi passare la palla indietro dando, in teoria, un vantaggio enorme al tuo avversario: il passaggio in avanti è punito con una sanzione a tuo svantaggio.

Eppure lo scopo del gioco è fare meta, e la meta è come sempre davanti a te, quindi se vuoi raggiungere la tua meta e hai uno di questi problemi ti chiedo da rugbista di fare un passo indietro assieme per rivedere le cose semplici, come in realtà sono sempre state.

Se continuerai a seguirmi sul blog ti spieghero’ anche chi le mescola continuamente e il perche’. Ti svelero’ un complotto segreto del quale magari anche tu fai parte inconsapevolmente.

Partiamo dalle problematiche legate al colore. Come sai, frequentando il mio blog, è la mia specialità e quindi vado subito al dunque. Ti anticipo che i 4 problemi che spesso si presentano contemporaneamente a quelli che hai sul colore, li risolverò in quattro righe molto veloci alla fine del mio articolo per il semplice fatto che non sono il focus principale se hai anche delle problematiche colore.

Per semplicità di comprensione tra me e te vorrei che considerassimo le problematiche sopra descritte – quelle riguardanti il colore – per categorie, reimpostando e guardando il mondo colore sotto un aspetto più semplice, quasi elementare.

Diciamo che se sei d’accordo – e lo sarai per forza perché non stiamo parlando direttamente ma stai leggendo, che cretino sono eh!? – definiamo il mondo colore in tre grandi categorie:

  1. IL SOLO TOGLI, tutto quello che riguarda la decolorazione
  2. IL TOGLI E METTI, tutto quello che riguarda la schiaritura, la copertura, il cambio di un colore
  3. IL SOLO METTI, tutto il mondo inerente alle “scuriture” ad esempio o alle naturalizzazioni

Queste tre categorie non sono altro che le categorie che da sempre, da quando hai deciso di intraprendere questa grande avventura che è il tuo mestiere di artigiano, studi sotto i più svariati aspetti. Approfondisci la tua conoscenza teorica rimpolpandola e sfruttandola quando sei nella pratica e hai i capelli di qualche tua cliente in mano.

Non sono altro che le categorie nelle quali puoi inserire tutte le operazioni che compi quotidianamente e che ti pagano la scuola dei ragazzi, la macchina più grande, il mutuo, il ristorante e la vacanza con l’amante… Ops! Come dico spesso è sempre solo una questione di cuore, come quando vai dallo specialista.

Sono categorie che semplificano quello che sai da sempre, quello che sanno tutti i tuoi colleghi da sempre, ovvero sono semplicemente questo:

Acido-Alcalino

però visto così

Acido-Alcalino-2

In base a questa considerazione sai benissimo cosa serve per risolvere le problematiche inerenti alle tre rispettive categorie.

  1. Quando STAI SOLO TOGLIENDO PIGMENTI non hai più una struttura di capello sano, soprattutto nelle lunghezze e punte maggiormente, che ti permetta di ottenere il risultato che la cliente ti ha chiesto. Colpa dei vuoti o dei “buchi” che l’ossidazione crea all’interno del capello

Potrebbero nascere in te dei limiti che ti dai o che dai alle tue clienti,      maggiormente nelle lunghezze e sulle punte. Noi veneti diciamo “sangue dai muri non se ne cava”!

Però c’e’ un problema: se stai solo togliendo, è improbabile che quella cliente voglia uscire gialla dal tuo salone: ti ha chiesto un biondo che sembri naturale e qui hai due possibilità:

a)   Sei talmente brava da dirottarla verso un altro colore più alla moda e pratico per te

b)   Finita la schiaritura sarai abile nella totalizzazione con il giusto contro colore ma comprometterai probabilmente comunque la struttura tornando a mettere colore. Si lo so che utilizzerai bassi volumi, ma non scappi dal togli e metti: diciamo che affondi poco il coltello ma sempre nella piaga sei.

Qual è il vero problema allora? Sono le tue conoscenze o sono gli strumenti e i mezzi che attualmente utilizzi per metterle in pratica ad avere dei limiti oggettivi? Oppure i casi impossibili capitano tutti nel tuo salone? Io credo che il tuo mercato non sia differente…

  1. Se quando STAI TOGLIENDO E METTENDO hai problemi di copertura dei bianchi, oppure si presentano barrature indesiderate, oppure capita che con una sovrapposizione il colore anziche’ apparire lucido si scurisce eccessivamente, diciamo sottrai lucentezza caricandolo troppo.

Potrebbe capitare anche che stai utilizzando una colorazione senza ammoniaca che alle prime colorazioni ha lasciato un buon capello alle clienti che stanno però tornando in salone con le lunghezze leggermente vetrificate.

Potrebbe essere il tuo caso che in presenza di capelli particolarmente corti, o normalmente, applichi il colore in radice per la copertura e poi pettini le lunghezze sempre con lo stesso colore: oppure porti la cliente al lavateste e dopo aver aggiunto acqua alla bacinella del colore avanzato pettini le lunghezze in modo più delicato.

Certo se il tuo listino prezzi per un colore è fermo al giorno della tua inaugurazione, e hai aperto cinque anni fa; oppure decidi i prezzi dei colori in base a quanto colore utilizzi e la cliente ha i capelli particolarmente lunghi ma non vuole spendere, torniamo al vecchio detto veneto che “sangue dai muri non se ne cava”.

Però c’e’ un problema: se stai togliendo e mettendo il minimo della copertura dei capelli bianchi deve essere garantito, poi qualsiasi colore tu abbia proposto alla cliente lei vuole uscire dal tuo salone come se con quel colore ci fosse nata, lo vuole che sembri naturale. Anche in questo caso hai diverse possibilità:

a)   Se hai problemi di copertura ridurrai la quantità di ossigeno per avere maggiore mordenzatura, il colore ovviamente non sarà naturale come desiderato ma più “verniciato”

b)   Se pettini le lunghezze con il colore ad ossidazione, ossidazione dopo ossidazione le stesse risulteranno molto sfruttate, non come una bionda ma nemmeno molto lontano: perdendo di lucentezza e struttura:

I.    Sbiadimento delle punte precoce

II.    Difficile gestione del crespo

III.    Asciugatura lenta

IV.    Capello sfibrato

V. Doppie punte

c)    Se hai problemi nel far spendere le tue clienti per i servizi che proponi: o sei in crisi con il tuo listino da troppo tempo troppo basso (in tal caso ti consiglio di scaricare la mia risorsa gratuita  e mettere immediatamente in pratica) o le clienti non riconoscono valore aggiunto ai servizi che proponi per cui non intendono pagarli. In tal caso la bella notizia e’ che non e’ colpa tua, ma del tuo attuale fornitore che ha dei limiti che non puo’ dirti.

  1. Se quando STAI SOLO METTENDO utilizzi ancora colore perché devi scurire, oppure stai solo mettendo sulle lunghezze e punte di una cliente che è passata per il calvario impietoso dei punti 1) e 2) ovvero stai lavorando su una cliente che ha la struttura con diverse sacche d’aria all’interno, il risultato colore potrebbe avere problematiche immediate (correggibili da te in salone) oppure, peggio ancora, potrebbe averne in termini di tenuta poco dopo il servizio (1 o 2 giorni o al primo lavaggio) e in questo caso per te sarebbero guai seri nei confronti di quello che si viene a creare nella testa della cliente in termini di valutazione della tua figura professionale.

Questa categoria presenta due problemi di fondo che non sono discutibili e che letti ora ti porteranno a due azioni dovute alla tua bruciante passione, sappi che entrambe le reazioni a me personalmente piacciono perché denotano appunto amore:

a)   Mi manderai a quel paese e chiuderai il blog d’impulso!

b)   Continuerai a leggere perché credi molto nel tuo lavoro e vuoi capire anche se, immediatamente, non condividi quello che sto dicendo

Allora quali sono questi due problemi? “QUALCUNO TI STA DELIBERATAMENTE MENTENDO, OPPURE ESISTE UN LIMITE SCENTIFICO/TECNICO NELLE COLORAZIONI CHE STAI UTILIZZANDO”.

QUALCUNO TI STA DELIBERATAMENTE MENTENDO.

Pinocchio

Quando parliamo della categoria nella quale tu STAI SOLAMENTE METTENDO c’è una considerazione di base da fare, una cosa che tu conosci bene per via del fatto che stiamo ragionando sui fondamentali, ti ricordi?, OK!

Se stai solamente mettendo non può esserci schiaritura, se ci fosse una schiaritura anche di mezzo tono, quindi impercettibile all’occhio della cliente che “legge” semplicemente un “tono su tono”, NON stai comunque SOLO METTENDO, QUINDI QUALCUNO TI HA DELIBERATAMENTE MENTITO.

ESISTE UN LIMITE SCENTIFICO/TECNICO NELLE COLORAZIONI CHE STAI UTILIZZANDO

Limite

Stiamo parlando sempre della categoria nella quale tu STAI SOLAMENTE METTENDO e abbiamo fatto una considerazione semplice e chiara riguardo una cosa che fa parte dei  fondamentali da sempre.

Se stai solamente mettendo non può esserci schiaritura e se ci fosse schiaritura anche di mezzo tono NON stai comunque SOLO METTENDO, e la bella novità è che comunque non è colpa tua! Per quanto orientata alla ricerca possa essere la tecnologia colore che utilizzi in questo momento nel tuo salone, se ottiene questo tipo di risultato in questa categoria, siamo ancora in presenza di un limite tecnico non superato e che per fortuna non dipende da te. Questo limite tecnico si presenta quando:

–        Le lunghezze non tengono quanto il colore di base (lascia stare ora le tecniche, un conto è se tu decidi di creare effetti luce particolari, un conto è l’aspetto fondamentale del quale stiamo discutendo ora)

–        Utilizzo questa categoria anche per fare delle leggere coperture (tanto copro lo stesso)

–        Ogni tanto c’è qualche viraggio inaspettato che ti tocca correggere immediatamente

–        Esce troppo verde / troppo giallo / troppo rosso

L’unica soluzione per risolvere immediatamente queste problematiche colore è quella di lavorare immediatamente nella struttura del capello, non perché io voglia appiopparti la mia linea curativa – che per altro, neanche a dirlo, è una bomba -, ma perché è l’unico modo che hai per ottenere i risultati colore che in questo momento non ti soddisfano.

I limiti nel colore che attualmente riscontri, sono dovuti a come reagisce il capello in base a quanti pigmenti sono rimasti al suo interno, a quanti e quali tu vai a metterci, quali vai a toglierci e quanto spazio vuoto resta.

Se non vuoi o non puoi permetteri il mio “sistema colore”, lavora molto sulla struttura del capello in termini di cercare di riportarlo in ogni tua operazione “indietro nel tempo verso la sua condizione naturale” – e se segui il blog sai come la penso -.

Non in termini di colorazione con la spremitura a freddo delle olive della mia amica Pina abruzzese, ma in base ai fondamentali della tua prima volta da parrucchiere, quando avevi ancora 14 anni!

Le tue clienti così vogliono sentirsi, adolescenti con i capelli lunghi e sani! Si può fare addirittura questo colorazione dopo colorazione? Guarda le testimonianze dei miei clienti, contattali e chiedi a loro se ne conosci qualcuno.

Ora veniamo alla risposta in merito alle 4 considerazioni economiche che come avrai capito, sono derivate, ovvero non dipendono da te, se hai problematiche sul colore che è il cuore del salone probabilmente ti trovi in presenza di queste considerazioni:

–        Fai fatica ad alzare il listino colore

–        Hai qualche passaggio in meno

–        Hai problematiche nella gestione dei lavoranti

–        I costi fissi  (tutti quei costi che comunque devi sostenere a prescindere da quanti clienti entrano) stanno diventando un problema

Risolvi le problematiche colore vendendo più servizi nel tempo che soddisfano le vere esigenze delle clienti, che possano fare in modo di riposizionarti nel mercato come colorista riconosciuta, che confermino nella tua zona di riferimento la tua fama o quello che vuoi diventare.

Crea i colori che le clienti ti richiedono secondo il tuo gusto personale senza condizionamenti o limiti colore che puo’ avere il tuo fornitore ma non puo’ dirteli e offri servizi colore altamente differenzianti e remunerativi per il tuo salone, in pochi mesi (dai 6 ai 9 mesi) otterrai la soluzione che stai cercando:

–        Potrai alzare il listino colore differenziando i servizi

–        Attirerai nuova clientela che coprirà i minori passaggi delle clienti (le quali nel frattempo compreranno qualche servizio aggiuntivo)

–        Hai problematiche nella gestione dei lavoranti? Rimarranno, con la consapevolezza che o cresceranno ancora una volta assieme a te o dovranno giocoforza andare a lavorare dal tuo concorrente che non ha cambiato marcia

–        I costi fissi  (tutti quei costi che comunque devi sostenere a prescindere da quanti clienti entrano) saranno meno pressanti visto che aumenterai le entrate per coprirli, tuttavia ti consiglio un’approfondita analisi – fatta da uno specialista – di dove puoi attutire il colpo.

Spero di esserti stato utile, so di avere rispolverato cose che già sai ma spesso nei ritmi frenetici di tutti i giorni diamo per scontati alcuni aspetti che poi risultano invece fondamentali e determinanti per i nostri risultati.

Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguirmi qui sul blog.

Giovanni Gasparetto